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Serie B

Brescia: il comunicato della curva

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Brescia: il comunicato della curva

Brescia: il comunicato della curva in risposta alle brutte vicende capitate nelle ultime settimane, definite vergognose.

Continua l’indignazione dei tifosi del Brescia per l’incommentabile vicenda vissuta nelle ultime settimane e in particolare nelle ultime ore. Di seguito riportiamo il duro e lungo comunicato degli “Ultras Brescia 1911”:

“Molti di noi non hanno dormito questa notte, e chi scrive è tra questi. Più che l’amarezza per questo drammatico finale di stagione, però, a tenerci svegli è stata la rabbia nel constatare la facilità con cui qualcuno ha già elaborato il nostro “lutto” e -soprattutto- il nostro futuro. Voltando clamorosamente una pagina a dir poco vergognosa, di cui magari è stato anche complice.

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Quasi che già sapesse da tempo -e nei dettagli- ogni risvolto, ogni passaggio, e -di conseguenza- avesse già predisposto ogni possibile soluzione. Anche quella più malsana. E in questo momento così tragico, la visione peggiore per “salvare” la storia della nostra amata Leonessa sarebbe proprio quella legata alla fusione con altri Club. Un’idea che si sta cercando di insinuare fra l’opinione pubblica, che ancora una volta rischia di essere vittima di inganni, promesse, e soprattutto lusinghe.

Infatti, grazie anche alla capacità di affabulazione di certi personaggi, alla loro malafede e alla loro faciloneria conclamata, e alla -abituale- complicità di certa stampa, ai tifosi del Brescia si vuole far credere che la fusione con una o più società della nostra provincia bresciana possa diventare la soluzione ideale. E questo senza nemmeno avere interpellato il resto della tifoseria o i diretti interessati (a meno che non ci siano già stati incontri segreti, naturalmente).

Brescia: il comunicato della curva

Di certo è la scelta più rapida e la meno faticosa. E per chi negli ultimi trentacinque anni ha agito più per convenienza che per altro, è anche la più logica e coerente. E chissenefrega dei 114 anni di storia del Brescia. Già compromessi negli ultimi dieci anni da retrocessioni, ripescaggi, fallimenti evitati per un soffio, fallimenti effettivi. Che evidentemente non sono serviti a rinsavire certe menti occulte.

Chissenefrega poi della storia delle altre società bresciane. Considerate “piccole” e inferiori a quella del Brescia Calcio, nonostante abbiano da insegnare -soprattutto al signor Cellino e ai suoi complici- in quanto a programmazione, professionalità, organigramma societario, rispetto per i propri tifosi, lungimiranza, rapporti con l’intera stampa (e non solo con quella che gli fa più comodo).

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Vogliamo parlare della Feralpi Salò? Il cui presidente è stato insultato per il suo totale disinteresse nei confronti del Brescia Calcio. Quasi fosse una colpa amare la squadra del paese piuttosto che quella più blasonata del capoluogo. E per un altro episodio di cui è stato probabilmente vittima inconsapevole. (Ci riferiamo alla vicenda marginale della maglia a strisce neroazzurre regalatagli dalla squadra orobica; cosa che per altro è successa anche a Baggio, che ovviamente non è stato insultato da nessuno, pur avendo rappresentato Brescia e i bresciani in tutto il mondo e per un lungo periodo).

Vogliamo parlare del Lumezzane?, il cui presidente è un certo Andrea Caracciolo, bandiera biancoblù letteralmente cacciato a calci da Cellino fra l’indifferenza generale. Vogliamo parlare dell’Ospitaletto?, il cui vice-presidente è un certo Fabio Corioni, su cui stendiamo un velo pietoso.Tutte “piccole” società con una loro storia precisa, una dignità uguale -se non superiore- alla nostra; realtà che noi vorremmo forse cancellare per porre rimedio agli errori e alle scelte sciagurate di Cellino e dei suoi complici?

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