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Aia: la Procura FICG chiude l’indagine su Zappi

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AIA

AIA: La Procura Federale della Federcalcio ha concluso le indagini sul presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Antonio Zappi, in merito alle presunte pressioni legate al recente cambio ai vertici degli organi tecnici di Serie C e Serie D.
La chiusura dell’inchiesta, che emerge da ambienti calcistici, rappresenta un passaggio significativo in una fase già complessa per il mondo arbitrale. Infatti, soltanto un mese fa l’Aia aveva espresso ufficialmente la propria contrarietà alla proposta di scissione della Can A e alla creazione di un organismo autonomo sul modello inglese.

Chiusa l’inchiesta sul presidente dell’AIA

Secondo quanto ricostruito, l’indagine sarebbe nata da una segnalazione arrivata agli uffici federali da parte di un associato Aia. In particolare, l’esposto riferiva di presunte pressioni esercitate dal presidente e dal Comitato Nazionale affinché alcuni organi tecnici rassegnassero le dimissioni, aprendo così la strada a un cambiamento ai vertici. In seguito, Ciampi e Pizzi sono stati sostituiti da due figure di grande esperienza come Daniele Orsato e Stefano Braschi.

Tuttavia, procedendo con le verifiche, la segnalazione sarebbe risultata priva di fondamento.
A complicare ulteriormente il quadro, inoltre, è stato lo stesso firmatario dell’esposto. Secondo quanto trapela, egli avrebbe successivamente presentato una querela alla Procura della Repubblica. Questo sostenendo non solo un uso improprio dei propri dati personali, ma anche di non aver mai sottoscritto alcuna denuncia contro gli organi dell’Aia.

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Di conseguenza, questo intreccio di ricostruzioni, rettifiche e controsegnalazioni apre ora nuovi interrogativi interni all’associazione arbitrale. Nonostante la chiusura delle indagini federali, resta da capire quali saranno le eventuali ripercussioni politiche ed istituzionali all’interno dell’Aia. Inoltre, il tempismo degli eventi contribuisce a rendere l’intera vicenda ancora più delicata, poiché giunge in un periodo di forte discussione sul futuro dell’organizzazione e sulla possibile riforma del modello arbitrale italiano.
Mentre il mondo del calcio attende ulteriori sviluppi, la vicenda evidenzia ancora una volta quanto fragile sia l’equilibrio interno al settore arbitrale. Soprattutto in una fase in cui riforme, ruoli e dinamiche di potere sono al centro del dibattito.

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