ADL sullo stadio: “Va rifatto, siamo a Napoli, non in Africa”

ADL sullo stadio ci va giù abbastanza pesante sottolineando come non si possa competere con uno stadio che cade a pezzi.

ADL sullo stadio: “Va rifatto, siamo a Napoli, non in Africa”

Un Aurelio De Laurentiis travolgente. Protagonista al convegno dedicato a sport e infrastrutture nell’ambito di Napoli Racing, ha affrontato uno per uno tutti i temi più delicati del mondo azzurro. Il presidente del Napoli ha parlato del futuro del club, della città e soprattutto dello stadio, punto nevralgico della sua visione.

De Laurentiis, con la consueta franchezza, ha espresso senza filtri la sua posizione sull’attuale Diego Armando Maradona. Introducendo così il concetto chiave del suo pensiero: “Lo dico senza giri di parole: va ripensato da zero. Non si può ristrutturare mantenendo tutto com’è… A Londra hanno demolito e ricostruito. Qui si discute perfino se abbattere il Maradona”.

Il patron ha poi approfondito le caratteristiche imprescindibili per competere con realtà come Milan e Inter. Sottolineando la necessità di un impianto moderno da 70mila posti e 120 skybox. Accompagnando il ragionamento con una critica dura allo stato attuale della struttura: “Come posso competere se nei bagni non c’è nemmeno spazio per un antibagno? Non siamo in Africa: siamo a Napoli, la culla della civiltà mediterranea, un ponte verso il futuro”.

De Laurentiis ha quindi rivolto un appello alle Sovrintendenze e alle istituzioni, spiegando la necessità di coinvolgere architetti di livello mondiale per un vero restyling urbano. Nel suo intervento non è mancata nemmeno una curiosa parentesi legata ai motori: ha ricordato di aver proposto già nel 2004 l’idea di portare la Formula 1 a Napoli.

Guardando alla sfida di domenica contro la Juventus, il presidente ha mostrato fiducia pur nella situazione complicata a centrocampo, introducendo così il suo pensiero sulla squadra: “Confido nel centrocampo. Nella disgrazia si trovano sempre le soluzioni vincenti. Noi napoletani siamo stati abituati a fare di necessità virtù”.