Serie B
Catanzaro: bisogna ricostruire

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1 settimana agoon

Catanzaro: bisogna ricostruire dopo il raggiungimento della semifinle PlayOff, l’ex allenatore Caserta ha parlato di progetto ambizioso.
Catanzaro: bisogna ricostruire
Caos, confusione e adesso?
Il Catanzaro ha accettato, forse, il diniego di Fabio Caserta. L’ormai ex allenatore giallorosso ha parlato di progetto ambizioso, di inserimento di pedine nello scacchiere e ha scelto di non portare avanti la sua avventura.
Il raggiungimento della semifinale dei playoff ha forse nascosto quella che era la situazione interna al Catanzaro. E adesso? I nomi che circolano sono parecchi ma forse occorre fare un passo indietro.
Catanzaro, cosa vuoi fare da grande?
Le passate stagioni hanno abituato bene la gente calabrese che si aspettava un salto di qualità, eppure nonostante i giallorossi di Noto abbiano perso pezzi da novanta (Vandeputte e Fulignati su tutti) sono riusciti a raggiungere il paritetico obiettivo della prima cavalcata.
Bene e ora? Cosa si deve fare?
Non si confonda: la piazza di Catanzaro merita di raggiungere traguardi importanti ma adesso è arrivato il momento di “ricostruire” e pensare ad una progettualità importante.
L’impegno di Noto e di Polito
Dall’arrivo del presidente il Catanzaro è riuscito a crescere costantemente e a riscuotere simpatie e successi importanti in serie B: questo può rappresentare però l’anno cruciale perché l’età avanza per tutti (Iemmello, Scognamillo, Brighenti) e non sempre sarà possibile fare miracoli.
La guida tecnica: a chi affidare il progetto?
Questo è forse il quesito più importante: l’addio di Caserta, quasi un po’ in sordina lascia delle scorie. E dire che in pubblico di Catanzaro non fosse così felice dell’andamento della squadra!
I nomi che circolano sono tanti: Maran, Sottil e Longo sono i tanti di una lunga lista. Quello che intriga di più è forse quello di Ignazio Abate, per quello che è successo a Terni quest’anno e per come è stato trattato.
Vedremo cosa succederà: sicuramente la certezza del Catanzaro si chiama Floriano Noto e da lì bisogna ripartire!