La smentita di Cellino

La smentita di Cellino arriva puntuale e smentisce le dichiarazioni che gli sono state attribuite da alcuni siti e testate.

Sarebbero completamente inventate le dichiarazioni attribuite ieri a Massimo Cellino in merito allo stadio Rigamonti e al Brescia. A smentirle è lo stesso presidente del club, tramite una nota inviata all’agenzia AGI. Le frasi riportate, tra cui quelle rivolte a Giuseppe Pasini della Feralpisalò – accusato di non aver “sentito il bisogno nemmeno di farmi una telefonata” e con cui si ipotizzava un’apertura “per fare un accordo con lui sullo stadio” – sono bollate da Cellino come totalmente inventate.

L’ex presidente del Cagliari ha precisato:

“Non ho rilasciato alcuna intervista a siti internet o testate giornalistiche di Brescia. Anche perché mi trovo ricoverato in un ospedale di Cagliari – spiega Cellino –. Ho dato mandato ai miei legali di prendere provvedimenti a tutela mia e delle persone che sono menzionate nell’articolo. Che tra l’altro riporta affermazioni frutto della più totale fantasia dell’autore”.

La smentita di Cellino

La smentita di Massimo Cellino è netta e inequivocabile, e riporta al centro dell’attenzione un tema delicato come la corretta informazione nel mondo dello sport. Le dichiarazioni attribuitegli, bollate come “completamente inventate”, assumono un peso ancora maggiore se si considera la situazione personale del presidente del Brescia. Attualmente ricoverato in ospedale. In un contesto così sensibile, la diffusione di notizie false non solo mina la credibilità delle fonti giornalistiche, ma alimenta tensioni inutili tra club, dirigenti e tifoserie. L’ipotetica apertura nei confronti della Feralpisalò e le presunte accuse a Pasini sembrano dunque frutto di pura fantasia. Come afferma lo stesso Cellino, che si è affidato ai propri legali. Questo caso sottolinea, ancora una volta, quanto sia fondamentale verificare le fonti prima di pubblicare affermazioni che possono generare clamore e danneggiare la reputazione di chi, come Cellino, merita rispetto e tutela in un momento delicato.