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Mondiale per Club

Il Mondiale per Club: promessa globale o bolla da stadio vuoto?

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Il Mondiale

Il Mondiale per Club è cominciato. Doveva essere la rivoluzione definitiva del calcio globale: 32 squadre, i migliori club dei cinque continenti, un format ” alla Coppa del Mondo” per consacrare il miglior club del pianeta. In effetti, lo spettacolo c’è stato ma non è mancata la polemica.

Il Mondiale per Club: l’editoriale

Le prime partite tra show, goleade e stadi semivuoti. Il Bayern Monaco apre con un surreale 10-0 all’Auckland City. Una dimostrazione di forza ma anche di squilibrio tecnico. Il PSG travolge l’Atletico Madrid con un sontuoso 4-0 davanti a 80 mila spettatori al Rose Bowl. Al contrario, Chealsea- LAFC si gioca in uno stadio semivuoto, tra perplessità e atmosfera “strana”.

River Plate, Inter, Monterrey, Boca Juniors e altri club storici regalano battaglie intense ma non sempre seguite dal grande pubblico. Molti allenatori si lamentano delle condizioni dei campi: scivolosi, mal preparati, con poco rispetto per l’identità del calcio europeo e sudamericano.

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Fifa tra ambizioni e realtà

La Fifa ha scommesso tutto: massima esposizione, ricavi record, torneo estivo ogni 4 anni ma i primi segnali, mostrano forti contraddizioni: i club europei sembrano in modalità pre-campionato, lontani dal massimo agonismo. Le partite meno glamour si svolgono in stadi quasi deserti ( persino con meno di 15mila spettatori). I tifosi locali non connessi emotivamente al torneo, mentre i club faticano a coinvolgere i propri supporters all’estero.

Tecnico verso commerciale

Il calcio globale deve fare i conti con un dilemma centrale: creare un torneo equilibrato e coinvolgente, oppure spingere verso una manifestazione elitaria, dominata dalle big d’Europa? Finora l’Europa domina, ma le sudamericane come Boca e River difendono l’onore con cuore e tecnica. Le asiatiche e le africane faticano, ma alcune come il Mamelodi Sundowns stanno sorprendendo.

Il torneo è iniziato ma il vero test arriva ora. Il Mondiale per Club è un progetto ambizioso, ancora in cerca di anima. Se la Fifa vorrà davvero farlo diventare la Champions del Mondo, dovrà rendere ogni partita significativa, garantire campi, pubblico e atmosferada vero evento. Valorizzare anche le squadre non europee, senza trasformare tutto in un circo occidentale.

Le prossime fasi a eliminazione diretta saranno il vero banco di prova. Se i quarti e le semifinali sapranno incendiare il cuore dei tifosi, allora sì: il Mondiale per Club potrà davvero diventare il nuovo gioiello del calcio globale.

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