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Amarcord

Briscola col Presidente

Dal campo al tavolo da gioco: quando Causio beffò Capitan Zoff…

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Quella briscola col Presidente

Quella briscola col Presidente Pertini sul volo di ritorno dalla Spagna con la Coppa del Mondo a bordo, Zoff e Causio la ricordano ancora oggi a distanza di quasi 43 anni…

Carte in tavola

11 luglio 1982, 80′ della finale mondiale Italia-Germania. Altobelli riceve palla da Conti, scarta Schumacher e appoggia in rete a porta vuota il gol del 3-0.

Sandro Pertini, in piedi sugli spalti del Santiago Bernabeu, alza i pugni al cielo ed esclama, sicuro: “Non ci prendono più!“.

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E aveva ragione il presidente, il gol della bandiera dei tedeschi, realizzato da Breitner, conta solo per le statistiche.

L’Italia è campione del mondo per la terza volta nella sua storia. Qualche ora più tardi, a bordo dell’aereo presidenziale che ospita gli eroi

azzurri, Pertini, grande appassionato di scopa e giocatore incallito, chiede se qualcuno della squadra sia disponibile per una partita a briscola.

L’estro del Barone anche a briscola

All’appello rispondono in tre: Bearzot, Zoff e Causio. Il Barone fa coppia con il cittì, il capitano con il presidente.

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La sfida è combattuta ed equilibrata, ma Causio è fantasioso e imprevedibile al tavolo da gioco, proprio come lo è sul campo col pallone tra i piedi:

”Io ero in coppia con Bearzot, il presidente con Zoff. Io feci una furbata, calai il sette, pur avendone uno solo. Pertini lo lasciò passare e Bearzot prese il settebello. Abbiamo vinto così quella partita a briscola”.

Le scuse di Pertini

Il presidente aveva abboccato all’amo di Causio, allo stesso modo in cui gli avversari sul campo rimanevano disorientati dalle sue finte.

Di quell’errore Pertini si scusò in seguito con Zoff, in una lettera indirizzata al portiere in occasione del suo ritiro dal calcio giocato:

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Caro Zoff, io non dimenticherò mai la tua bravura nel Mundial et la tua bonarietà quando tuo compagno in una partita a briscola sull’aereo che ci riportava a Roma ti ho fatto perdere… 

Il tuo volontario ritiro dalle competizioni mi addolora… Esci dopo tante vittorie il cui ricordo ti conforterà nelle ore di solitudine. Sei stato un nome e un simbolo per tutti gli sportivi. Io sentirò nostalgia di te…

Vieni a trovarmi, giocheremo a scopone e cercherò di non fare più gli errori che mi hai giustamente rimproverato. Auguri mio caro Zoff”.

Perdi a briscola, trovi un amico

Così rispose Dino Zoff, che aveva perso una partita a briscola, la trovato un amico:

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“Caro presidente, devo confessarLe che le Sue parole mi hanno commosso ed inorgoglito e mi hanno aiutato ad addolcire questo amaro momento.

Anche da parte mia, il ricordo di Madrid ed i momenti sereni passati in Sua compagnia giocando a briscola sono e saranno vivi in me.

Spero che queste mie poche righe scritte però col cuore Le possano esprimere quanto Le sono affezionato e quanto Le sono grato di considerarmi un Suo amico.

Sperando di rivederLa presto ed abbracciarLa, Le invio i miei più affettuosi saluti”.

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