Connect with us

Amarcord

Milla accende le Notti Magiche

Sono trascorsi più di trent’anni da quella sera, ma il ricordo di quel gol è ancora vivo!

Published

on

Milla accende le Notti Magiche

34 anni fa, Roger Milla inaugurava le Notti Magiche… Il ricordo di quel Mondiale è ancora vivo nella memoria di tutti noi:

impossibile dimenticare i gol di Totò Schillaci sulle note di Un’Estate Italiana del mitico duo Nannini-Bennato!

Advertisement

Di nuovo in Italia!

8 giugno 1990. I Mondiali tornano in Italia a distanza di oltre mezzo secolo dall’ultima volta…

Teatro della cerimonia d’inaugurazione è la Scala del Calcio: sul prato del Meazza, la coppia Nannini-Bennato precede i calciatori di Camerun e Argentina…

Anche se in playback, Gianna ed Edoardo cantano in modo così coinvolgente e convincente, che nessuno sugli spalti e a casa si accorge del trucco:

“Notti Magiche, inseguendo un gol…”, farà da colonna sonora alle serate afose di quell’estate italiana che nessuno di noi dimenticherà più…

Advertisement

Indomabili di nome e di fatto

Il match d’apertura è Camerun-Argentina: sulla carta non c’è storia, troppo ampio il gap tra gli africani e la Selecciòn albiceleste campione in carica!

Basterebbe il solo Maradona per sbrigare la pratica, ma nel calcio, si sa, non sempre vince il più forte…

I Leoni Indomabili dimostrano sul campo di meritare il loro soprannome e stracciano il copione che li vedeva relegati alla striminzita particina di comparse…

Chi l’avrebbe mai detto!

Che il Camerun potesse anche soltanto impensierire i campioni del Mondo in carica pareva già un’utopia, figuriamoci che potesse batterli!

Advertisement

Gli africani sbarcano in Italia con lo spogliatoio in guerra aperta con il commissario tecnico e un trentottenne a guidare l’attacco:

se poi a questo aggiungete un dietologo amante degli spaghetti e un medico che demonizza le susine, allora vi renderete conto del perché nessuno puntasse una lira sui Leoni Indomabili, che tutto sembravano tranne che indomabili…

The impossible made possible

Quando l’arbitro sventola il cartellino rosso sotto il naso di Andrè Kana Biyik, lasciando il Camerun in 10, tutti ripensano all’iscrizione affissa sul portone dell’Inferno dantesco:

“Lasciate ogni speranza, o voi che entrate”, ma invece… Minuto numero 67: Makanaky alza un improbabile campanile nell’area argentina, il pallone spiove verso Sensini che lo attende imperturbabile, ma l’altro Biyik, Omam,

Advertisement

si arrampica in cielo salendo i gradini di una scala invisibile e lo impatta di testa… Pumpido ci arriva, ma con le mani di burro che si ritrova, si lascia sfuggire la sfera, che rotola oltre la linea di porta! Gooooooooooooool!!!!!!!!!! 

Nella leggenda!

L’Argentina accusa il colpo e, nonostante la superiorità numerica, non riuscirà recuperare lo svantaggio, rimediando uno dei ko più inattesi e umilianti della propria storia…

Il Camerun entra nel mito grazie a Omam-Biyik e al trentottenne Roger Milla, simbolo di una Nazione e di un continente intero: un vecchietto terribile, anzi… Indomabile!

Advertisement
Continue Reading
Advertisement
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *