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Fabio Ripert assolve Inzaghi e l’Inter
Non una questione mentale, ma fisica: polmoni a corto di fiato e gambe pesanti…

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3 mesi agoon

Fabio Ripert, ex preparatore atletico dell’Inter, spiega il crollo dei nerazzurri nel finale di stagione e assolve in un certo senso Inzaghi…
Non una questione mentale, ma fisica: polmoni a corto di fiato e gambe pesanti, condizione atletica precaria nel momento topico di un’annata logorante!
Venti partite in più o in meno fanno la differenza, meno ne giochi e più arrivi fresco agli appuntamenti che contano!
Fabio Ripert mette i puntini sulle i
Fabio Ripert ha seguito Simone Inzaghi all’Al Hilal ma ha voluto spiegare il suo punto di vista…
Da ex preparatore fisico dell’Inter, il crollo nerazzurro nel finale di stagione, con lo scudetto finito al Napoli e la Champions persa malamente.
“Per criticare una preparazione atletica servono competenze, lo staff del mister è di altissimo livello.
Non si può parlare di preparazione sbagliata col Psg se batti Bayern Monaco e Barcellona con prestazioni storiche.
Come le abbiamo riprese e sorpassate nella ripresa se non stavamo bene?”.
Ripert a Tuttosport sottolinea un altro aspetto passando al campionato: “Complimenti al Napoli per il titolo ma è normale che ci fosse stanchezza diversa tra le squadre.
Cambia giocare 60 partite come l’Inter o 41 come il Napoli, come un girone in meno. Dicono che abbiamo perso due scudetti ma invece io ribatto che ce lo siamo sempre giocati, tranne un anno.
E siamo arrivati due volte in finale di Champions, traguardo enorme a livello sportivo”.
E in merito alle tante reti subite tra il 75′ e il 90? “Tutto è multifattoriale, incide anche l’aspetto mentale: dire che dipende solo dall’aspetto fisico è discorso da bar“.
Ma lo 0-5 col Psg è pesantissimo: “La partita più brutta di tutta la gestione, non l’abbiamo giocata.
Eppure i dati atletici non erano così negativi, abbiamo corso più del Psg. Se si rigiocasse, finirebbe diversamente”.
Per Ripert dunque le critiche sono state ingiuste: “La gestione Inzaghi ha portato a casa 6 trofei facendo incassare 500 milioni di euro al club”.
E il futuro nerazzurro sembra positivo: “Ci sono calciatori sopra i 32-33 anni che secondo i dati potranno giocare ancora ad alti livelli, non hanno nulla da invidiare ai 21enni. La cosa che incide molto è lo storico infortuni”.