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Chivu: un gigante inesperto

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Chivu: un gigante inesperto

Chivu: un gigante del passato, ex tripletista, ma ancora inesperto per quanto riguarda il ruolo dell’allenatore. Scelta giusta?

Chivu: un gigante il suo passato da giocatore per il popolo nerazzurro. Questa, in breve sintesi, la considerazione che i tifosi della Beneamata hanno nei confronti del difensore rumeno. Con il suo nome scolpito nella roccia quale uno degli artefici dello storico Triplete nella stagione 2009/2010. Il discorso però cambia dal momento in cui è nominato allenatore della prima squadra. Inevitabili emergono dubbi sulla scelta societaria. Affidare la squadra vice campione d’Europa, dovendo gestire il non facile post-Inzaghi, ad un allenatore con pochissima esperienza, pone un margine di rischio che secondo tanti è sin troppo alto.

Nessuno mette in dubbio il suo carattere forte e deciso, nessuno si pone domande sulla sua determinazione e voglia di fare bene. Certo però che bisognerà capire come reagirà lo spogliatoio alla sua nomina. Altrettanto curioso sarà capire se l’ Inter riuscirà a rimanere competitiva ad alti livelli come avvenuto nella precedente gestione. La nomina di Kolarov come vice-allenatore, anche lui con pochissima esperienza pregressa in quel ruolo, non fa altro che aumentare le incertezze da parte della tifoseria. Preoccupata dell’effettiva volontà di rimanere competitivi a livello sportivo da parte della proprietà.

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Chivu: un gigante inesperto

Chivu si sposa bene con la voglia di ringiovanire la rosa, apparsa vecchia e stanca negli ultimi mesi, da parte della dirigenza. Ha lavorato molto bene proprio con la Primavera nerazzurra. Ed ha ottenuto una salvezza non scontata nel finale di campionato con un Parma pieno zeppo di ragazzi giovani e di belle speranze. D’altro canto però la totale mancanza di esperienza internazionale, la poca esperienza in generale come capo allenatore di una prima squadra e la complessità nel rivestire un ruolo simile in un top club, sono fattori che non possono e non devono essere trascurati.

Crediamo che tutti i quesiti e tutte le domande possano essere racchiusi in un’unica risposta:

La dirigenza, la società e la proprietà saranno il vero ago della bilancia per la stagione di Lautaro e soci. Se sapranno star vicini all’allenatore, difendendolo nei momenti difficili e da eventuali attacchi esterni, è probabile che le acerbe qualità del giovane allenatore possano sbocciare come un fiore tra i più belli. Se invece Chivu non verrà protetto a sufficienza, allora il rischio è quello di vederlo soccombere sotto problematiche impossibili da risolvere, come nel recente passato abbiamo visto finire le stagioni di alcune tra le più storiche rivali.

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