Così non VAR
Roma-Atalanta: diversi episodi dubbi e proteste nel finale

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1 mese agoon

La sfida Roma-Atalanta, terminata tra le polemiche, ha visto protagonista non solo il gioco ma anche alcune decisioni arbitrali che hanno fatto discutere. Il direttore di gara Sozza è stato al centro di diversi episodi controversi che hanno generato reazioni ben contrastanti. Analizziamo nel dettaglio tutti gli episodi dubbi accaduti durante il match.
La moviola di Atalanta-Roma
Al 21′ minuto, un intervento di Angelino su De Ketelaere ha fatto trattenere il fiato al pubblico: il terzino spagnolo è intervenuto con la gamba alta e ha sfiorato la testa del centrocampista belga. Nonostante il gesto potenzialmente pericoloso, l’arbitro ha scelto di non estrarre alcun cartellino. L’episodio ha suscitato perplessità, considerando che in altri contesti simili è stato punito con il cartellino giallo.
Poco dopo, al 35′, Sozza ha deciso di non sanzionare Mancini per un fallo commesso su Retegui prima della metà campo. La situazione si è verificata su una potenziale ripartenza, ma il fischietto milanese ha ritenuto il contatto non meritevole del provvedimento disciplinare. Anche in questo caso, le immagini hanno lasciato spazio a interpretazioni divergenti.
Il momento più significativo è arrivato al 63′, quando l’arbitro ha assegnato un rigore alla Roma per un contatto tra Pasalic e Koné. Tuttavia, su segnalazione del VAR, Sozza è stato richiamato all’on field review. Dopo aver rivisto le immagini, ha annullato la sua decisione iniziale e revocato il penalty. Una scelta che ha fatto infuriare la panchina giallorossa ma in effetti il contatto avviene perché il giocatore della Roma è quello che lo va a cercare con la coscia.
Il primo e unico cartellino giallo della gara è arrivato soltanto al 90′, quando l’arbitro ha sanzionato Djimsiti per un fallo duro su El Shaarawy. Essendo diffidato, il difensore albanese salterà la prossima partita. Nel recupero, al 95′, nuove proteste della Roma per un presunto tocco di mano sempre di Djimsiti su una rovesciata di Pisilli. Le immagini, però, hanno mostrato chiaramente che il pallone ha colpito il volto del difensore e non il braccio: corretta, quindi, la scelta di non assegnare il rigore.
A fine partita
Infine, a partita conclusa, l’arbitro ha ammonito Ranieri, che si era avvicinato con tono acceso per protestare contro alcune decisioni arbitrali. Un finale nervoso che riflette la tensione accumulata durante una gara ricca di episodi controversi.
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