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Amarcord

Inferno sugli spalti: cosa accadde all’Heysel

Quarant’anni dopo, è ancora vivo il ricordo di quella tragedia che costò la vita a 39 tifosi della Juve…

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Inferno sugli spalti

Inferno sugli spalti: il 29 maggio 1985, la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool si trasforma in un incubo

Le tribune dell’Heysel di Bruxelles diventano teatro di orrore e morte: una ferita che sanguina ancora oggi, 40 anni dopo!

Quando una partita di calcio diventa un Inferno

La Juve del Trap, ancora scottata dalla beffa di Atene, si ripresenta in finale di Coppa Campioni per esorcizzare il fantasma di Magath:

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all’ultimo atto della manifestazione i bianconeri sono giunti dopo aver eliminato IlvesGrasshoppersSparta Praga e Bordeaux.

A circa un’ora dal fischio d’inizio, previsto per le 20:15, si scatena l’Inferno!

Gli hooligans del Liverpool, che occupavano i settori X e Y della curva opposta a quella assegnata ai gruppi organizzati juventini, sfondano le reti metalliche di recinzione…

Penetrano nel settore Z, gremito di tifosi bianconeri giunti allo stadio autonomamente: spaventati dalle cariche dei supporters inglesi, gli italiani arretrano…

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E finiscono inevitabilmente per ammassarsi contro il muro alle loro spalle, che sotto il peso della moltitudine cede di colpo!

Alcuni precipitano nel vuoto, altri rimangono schiacciati, altri ancora vengono calpestati dalla folla che fugge disordinatamente nel tentativo di mettersi in salvo:

fu un massacroTragico il bollettino finale: 39 vittime e più di 600 feriti!

Nella cornice spettrale di uno stadio ancora grondante di sangue, il fischio d’inizio dello svizzero Andrè Daina risuona nel silenzio irreale di quella tragica notte:

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la partita si deve giocare per evidenti ragioni di ordine pubblico, ma a chi importa più ormai… 

Vince la Juve 1-0 grazie a un gol di Platini dal dischetto, ma nessuno ha voglia di festeggiare…

Oggi, a 40 anni di distanza da quella tragica serata, John Elkann celebra il ricordo delle 39 vittime che persero la vita sugli spalti dell’Heysel:

”Oggi è la giornata del ricordo, per quella giornata di tanti anni fa. Va sottolineata l’importanza di ricordare e di essere vicini, vicini a chi era lì e anche alla Juventus”.

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