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Brescia Calcio: dopo 114 anni la società è ufficialmente fallita!

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7 giorni agoon

Il Brescia Calcio, dopo oltre un secolo di storia calcistica, è ufficialmente fallito. Il termine ultimo per regolarizzare le pendenze economiche è scaduto senza che siano arrivati i fondi necessari, decretando la fine dell’avventura professionistica per la gloriosa “Leonessa”. A mancare all’appello sono stati circa tre milioni di euro, parte essenziale per colmare un debito complessivo di nove milioni. Questi fondi sarebbero serviti per saldare un mese di stipendi arretrati, due versamenti Irpef e uno Inps, garantendo così l’iscrizione a un campionato professionistico.
Il fallimento del Brescia Calcio dopo oltre 100 anni di storia
Il patron Massimo Cellino, figura ormai sempre più discussa nella recente gestione del club, non ha immesso il capitale necessario, “staccando la spina” a una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano. Tra le sue fila hanno militato leggende come Roberto Baggio e Pep Guardiola, rendendo ancora più amaro l’epilogo attuale.
Il fallimento è arrivato dopo una pesante penalizzazione per violazioni amministrative, che ha comportato la retrocessione in Serie C. La decisione ha ufficialmente aperto una crisi profonda e Cellino ha tentato una difesa in extremis, rivolgendosi alla Corte d’Appello federale. L’ex presidente ha sostenuto di essere stato vittima di un raggiro da parte di una società esterna. La stessa era incaricata della gestione dei crediti d’imposta oggetto della contestazione.
Nonostante gli sforzi disperati di migliaia di tifosi e gli appelli delle autorità locali, il Brescia non è riuscito a evitare il crac. Proteste, iniziative pubbliche e richieste di intervento da parte del sindaco, dei presidenti di Provincia e Regione, non hanno sortito effetto. Tuttavia, le istituzioni sono già al lavoro per garantire un futuro calcistico alla città. L’ipotesi più concreta è quella di ripartire dai dilettanti, magari sotto il nome storico “Brescia Calcio 1911”, coinvolgendo anche realtà limitrofe come Ospitaletto, Lumezzane e Feralpisalò.
Il calcio bresciano, dunque, non è morto, ma è stato colpito duramente. Le prossime settimane saranno decisive per delineare una ripartenza che, seppur lontana dai fasti della Serie A, potrà rappresentare l’inizio di una nuova pagina, scritta con umiltà e passione.

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