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Serie C

ACR Messina: servono 309mila euro per evitare il tracollo

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L’ACR Messina è di nuovo al centro di una corsa contro il tempo. Oggi 16 aprile rappresenta una scadenza fondamentale per il club siciliano, chiamato a versare 309.000 euro. Soldi mancanti per il pagamento degli stipendi e dei contributi relativi all’ultimo bimestre. In caso di mancato pagamento, la squadra rischia nuove penalizzazioni da parte della Lega Pro, dopo i già pesanti -4 punti inflitti per debiti legati a IRPEF e INPS.

Corsa contro il tempo per salvare l’ACR Messina

A tentare il tutto per tutto per salvare il club è l’imprenditore Francesco Barbera, già sponsor del Messina, che ha lanciato l’iniziativa “Salviamo il Messina”.
Barbera ha già versato 25mila euro presso uno studio notarile e ha chiamato a raccolta altri imprenditori locali, nella speranza di ottenere almeno dieci adesioni da aziende del territorio disposte a contribuire economicamente.

Fondamentale, in questo contesto, anche il supporto del Comune di Messina, con il sindaco Federico Basile che ha confermato i contatti costanti con tutte le parti coinvolte.
E proprio Basile ha rilasciato una dichiarazione ufficiale, riportata da Messina Sportiva, che fotografa perfettamente lo stato della situazione:

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“Comunico che la procura a vendere da parte dell’amministratore del club Doudou Cissè al presidente Stefano Alaimo è già pervenuta e l’iniziativa promossa dall’imprenditore Francesco Barbera è stata condivisa da altri imprenditori.
Barbera ha già versato l’importo di 25mila euro presso uno studio notarile. Alle ore 18.00 della data odierna si può fare affidamento sulla disponibilità manifestata dagli imprenditori nella misura di poco superiore al 50% della somma necessaria.
Resta la necessità, per garantire la continuità della società, di raggiungere l’importo totale di 312mila euro.
Ci è stata confermata la disponibilità del notaio, per tutta la giornata di mercoledì, per procedere agli adempimenti necessari nel caso si raggiungesse tale importo.
La situazione continua ad essere critica e ogni ora che passa riduce i margini di intervento.
Il mio auspicio è che in queste ulteriori 24 ore si possa raggiungere il risultato sperato”
.

Nel frattempo, si registrano sviluppi anche sul fronte societario. Da Lussemburgo è arrivata la copia originale della procura a vendere relativa all’80% delle quote dell’Aad Invest Group, attuale proprietà del club. Tuttavia, non è previsto un immediato cambio di proprietà.
Il presidente Stefano Alaimo, designato da Cissè come nuovo rappresentante.
Ha formalmente affidato la procura al Comune e si è detto pronto a cedere il Messina per un euro simbolico. Questo a conferma della gravità e dell’urgenza della situazione.

Rimane aperta anche la valutazione della Coaps (Commissione Acquisizioni e Partecipazioni Societarie), che dovrà esprimersi sulla regolarità del passaggio tra Pietro Sciotto e Doudou Cissè. La proroga concessa è ormai prossima alla scadenza, e anche se al momento non ci sono deferimenti ufficiali, i tempi si preannunciano stretti e carichi di incertezze.

Il futuro del Messina è appeso a un filo. Servono gesti concreti, servono quei 309.000 euro. Solo così si potrà difendere sul campo la salvezza, evitando che l’ennesimo fallimento sportivo si compia nelle stanze del potere.

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