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Finale di Champions League, l’Inter dice no alla Curva Nord

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Mlano inchiesta doppia curva

L’ Inter non vende i biglietti alla Curva Nord: domani presidio di protesta degli ultras

Gestione dei ticket nel caos, ultras esclusi e coreografie a rischio: ” Un accanimento folle e senza precedenti”

La tensione sale in casa in casa Inter a pochi giorni dalla finale di Champions, l’Inter non vende i biglietti alla Curva Nord, scatenando l’ira degli ultras neroazzurri. Il divieto di accesso alla storica tifoseria organizzata per la sfida di Monaco del 31 maggio ha portato una immediata reazione: domani, lunedì 26 maggio, alle ore 18, è previsto un presidio pacifico sotto la sede del club in via della Liberazione.

L’obbiettivo dichiarato è far sentire il dissenso, ma anche rivendicare un diritto che i tifosi ritengono leso: poter acquistare regolarmente i biglietti, senza favoritismi, ma anche senza esclusioni arbitrarie.

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La richiesta degli ultras e il silenzio delle istituzioni

La Curva Nord, rappresentata legalmente dall’ avvocato Mirko Perlino, aveva inoltrato il 19 maggio una formale richiesta indirizzata alla procura, al tribunale e alla dirigenza dell’Inter. In essa, si chiedeva, con totale trasparenza, la possibilità di acquistare i biglietti per la finale di Champions, “l’Inter non vende i biglietti alla Curva Nord“, specificando che non si trattava di una pretesa di gratuità o sconti. Anzi, i tifosi erano pronti a pagare il prezzo pieno e a comunicare anticipatamente i nominativi, con divieto di cambio nome per contrastare eventualmente rivendite. Nessuna risposta è però arrivata.

Il rischio di una finale senza tifo organizzato

Dietro la decisione della società potrebbe celarsi la volontà di evitare qualsiasi legame con ambienti ultras dopo l’indagine ” Doppia Curva” e le accuse di associazione mafiosa mosse a ex membri del direttivo. Tuttavia, l’attuale gruppo guida della Curva Nord non risulta coinvolto in alcuna inchiesta. Nonostante ciò, il club ha preferito puntare sugli abbonati storici, scavalcando chi ha seguito la squadra in ogni trasferta europea e ha contribuito a creare un tifo passionale e compatto.

Una decisione che divide: tra legalità e identità sportiva

Mentre il club si trincera dietro una posizione di rigore – forse influenzata anche dagli inquirenti – si apre una riflessione più ampia sul ruolo delle curve nel calcio italiano. Escludere gli ultras dalla finale rischia di impoverire l’atmosfera e lasciare nel vuoto una coreografia già pronta da settimane. Ma oltre lo spettacolo, è il senso di appartenenza e rappresentanza ad essere messo in discussione.

Il presidio di domani, pur definito pacifico rappresenta un campanello d’ allarme. Perchè dietro la vicenda della finale di champions, “L ‘Inter non vende i biglietti alla Curva Nord”, si cela un nodo irrisolto del calcio moderno: il delicato equilibrio tra ordine pubblico, diritti dei tifosi e gestione del tifo organizzato. E forse, come spesso accade, la soluzione non spetta solo al pallone ma alla politica.

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