Amarcord
Corvino: “Per Jovetic il prezzo lo fa chi vende, provai a prendere Biglia…”
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11 anni agoon
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RedazioneL’ex direttore sportivo della Fiorentina, Pantaleo Corvino, ha analizzato le principali trattative di calciomercato in Italia e i movimenti delle big dai microfoni di ‘Radio Manà Sport’, iniziando da Stevan Jovetic.
“Per Jovetic il prezzo lo fa sempre chi vende, – ha affermato – E’ un giocatore straordinario e importante e si venderà alle giuste condizioni”. Poi su Mario Gomez, in procinto di approdare in viola nei prossimi giorni. “Con Gomez ho avuto una lettura chiara, – ha detto – con Guardiola non ha spazio e al Bayern non serve: qualsiasi club lo prenda fa un affare”.
Quindi un giudizio personale su come si stanno muovendo al momento le grandi squadre sul calciomercato. “La Juventus è stata molto tempestiva parimenti al Napoli, alla Lazio ed alla Fiorentina. – ha sostenuto – Colmeranno le lacune Milan, Inter e Roma. La Juventus ha fatto tanto per il proprio attacco. Il Napoli ha saputo già rimpiazzare Mazzarri. Mi è piaciuto molto il mercato della Lazio, con gli arrivi di Biglia ed Anderson. Il primo in particolar modo l’ho seguito molto, ero vicino a prenderlo. Mi ha bloccato la clausola rescissoria. Ha una fama consolidata”.
Il discorso si sposta quindi sul suo futuro dirigenziale. “Se mi chiamano Roma o Inter? Noi siamo dei dipendenti che dobbiamo raccogliere inviti e proposte. Dopo 30 anni di lavoro il lavoro si sceglie in base a quello che si è fatto, ho fatto anni straordinari a Lecce, altrettanto a Firenze. Un club importante me lo posso aspettare, sono loro che cercano noi. Ho deciso per un anno di riposo, aspetto il futuro”.
Infine su quello che è stato il suo addio alla Fiorentina: “Quando lavori sette anni in una piazza ti porti sempre dentro qualcosa di importante. Come tutti i matrimoni alcuni possono finire, e quando finiscono vuol dire che è giusto così. Dispiace essere andato via con la squadra ancora in lotta per l’Europa, ma ho deciso di restare vicino alla mia famiglia in un momento delicato. Credo di aver lasciato un patrimonio tecnico importante, non solo a livello di risultati. Facendo un conto finale, credo di aver chiuso la mia esperienza in attivo”.
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