Amarcord
Garcia: “Potevamo fare meglio, preferivo non incassare reti”
Published
12 anni agoon
By
Redazione
Segnare nove reti e non essere soddisfatto. Rudi Garcia, neo tecnico della Roma, si è presentato nella sala stampa nel pomeriggio di mercoledì senza troppi sorrisi.
“Per quanto riguarda il numero di gol segnati, abbiamo sbagliato tanto nel secondo tempo, potevamo fare meglio” ha esordito il tecnico, al termine della gara amichevole vinta 9-1 contro una selezione di Riscone di Brunico, dove la Roma è in ritiro precampionato. “Avrei voluto non incassare gol, ora dobbiamo completare il tridente, serve un giocatore veloce che punti l’area e giochi in profondità”.
La formazione giallorossa ha giocato molto palla a terra, specialmente di prima: “Normale aver tenuto più il pallone oggi, stiamo cercando di mettere assieme il nostro gioco – ha spiegato Garcia -. Possiamo avere dei meccanismi all’interno del nostro centrocampo, il feeling con gli attaccanti va migliorata rispetto a quello che abbiamo fatto”.
Garcia ha parlato anche dei singoli giocatori: “Osvaldo ha giocato nel secondo tempo assieme a compagni meno esperti. Questo non gli ha impedito di segnare. È un goleador di alto livello e un giocatore di alto livello. I grandi giocatori è meglio averli piuttosto che vederli partire”.
Discorso simile anche per Marquinhos, a cui è stata affidata anche la fascia di capitano nel secondo tempo: “Marcos è ancora con noi in questo momento. Quando avremo partenze e arrivi sicuri ne potremo anche parlare, ora siamo qui per parlare della partita”.
Per quanto concerne il reparto offensivo, Garcia ha aggiunto: “Ho giocato con tre attaccanti. I tre attaccanti hanno la possibilità di muoversi nello schema offensivo. Poi ci sono delle consegne difensive molto strette. Per quanto riguarda Totti abbiamo visto la qualità dei suoi passaggi di prima, rimane un giocatore davvero importante. Borriello ha la polvere da sparo nel piede sinistro e un ottimo feeling con Francesco”.
Il tecnico francese ha infine parlato anche del centrocampo della Roma: “Il sistema di gioco è un 4-3-3 con due centrocampisti che giocavano un po’ più avanti, come abbiamo giocato nella prima parte del primo tempo. Questi due giocatori avevano più consegne, sia coprire che costruire. Devono anche avere qualità tecniche importanti devono saper gestire il ritmo della partita. Pjanic? E’ un giocatore molto tecnico e che può giocare in tutte le posizioni del centrocampo. In questo caso abbiamo giocato contro una squadra difensiva, si sono viste le sue qualità sulle palle lunghe”.
You may like

Un libro scritto col cuore: Heysel, il peso della memoria

Magrin: l’erede mancato di Platini
26 LUGLIO 2006, INTER CAMPIONE D’ITALIA: ASSEGNATO LO SCUDETTO 2005-06

18 LUGLIO 1942, NASCE GIACINTO FACCHETTI

4 LUGLIO 2006, ITALIA IN FINALE: GROSSO E DEL PIERO STENDONO LA GERMANIA

26 GIUGNO 2006, TOTTI DECIDE DAL DISCHETTO















