Amarcord
Perin e la solitudine dei portieri: “Il nostro lavoro è come quello dei tennisti”
Published
12 anni agoon
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Redazione
“Il tennista e il portiere sono uguali”. Il parallelismo è di Mattia Perin, che ha parlato a ‘Il Secolo XIX’.
“Entrambi sono soli e si devono allenare per tenere sempre alta la concentrazione – confessa il numero uno rossoblù -. Il tennista però può liberare la tensione colpendo la pallina durante lo scambio, a noi può capitare di restare per 89 minuti inoperativi e poi compiere un intervento che salva il risultato. Ho letto un libro, ‘Il gioco interiore nel tennis’. E’ stato molto interessante, parla dell’aspetto psicologico del giocatore di tennis. Non è facile per loro mantenere alta la concentrazione per anche tre o quattro ore. Ma credo che per noi sia ancora più difficile”.
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