Il “provinciale” Garcia si spiega: “Non ce l’avevo con Conte o la Juve, ma con le loro avversarie”

Rudi Garcia prova a mettere un po’ di ordine dopo le polemiche dei giorni scorsi.

“Non stavo parlando né della Juventus, né del suo allenatore – spiega dalle colonne della ‘Gazzetta dello Sport’ -. Casomai mi riferivo alle avversarie, denunciavo un certo tipo di cultura sportiva diffuso in Italia”.

Il riferimento, secondo la ‘Rosea’, è alle parole di Davide Ballardini dopo la sconfitta del suo Bologna contro la capolista (“Abbiamo perso solo per 1-0”) e a quelle del presidente del Livorno Aldo Spinelli prima della trasferta allo Juventus Stadium (“Andremo a Torino con il pallottoliere. Di Carlo farà riposare molti diffidati, la partita fondamentale per noi è quella della prossima settimana contro il Chievo”).

Il club giallorosso, dal canto proprio, respinge al mittente le accuse di “provinciale” che Conte ha recapitato all’indirizzo di Garcia e si limita a rilevare che “ad essere provinciale non è Garcia, ma l’atteggiamento di alcuni protagonisti del calcio italiano che accettano (e giustificano) passivamente una sconfitta ancor prima del fischio d’inizio”.