Amarcord
Chatillon, Ogbonna day: “Sono orgoglioso di essere alla Juve”
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12 anni agoon
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Redazione
E’ arrivato il giorno di Angelo Ogbonna in bianconero. A Chatillon, località dove la Juventus sta svolgendo il ritiro pre-campionato, il difensore ex granata si è presentato a giornalisti e tifosi: “Sono molto orgoglioso di essere qui, gioco in una delle società più importanti al mondo. L’unica società che mi ha voluto fortemente è stata la Juventus. Ribadisco, è una delle società più grandi, per me un’opportunità per crescere”.
Sul Torino: “Guardo sempre al presente e al futuro. Non mi ritengo un traditore, sono un professionista e il mio cuore è legato al calcio. Penso che tutti ambiscano ai livelli più alti. Penso sia stata l’ambizione a portarmi qui. Lo spazio che troverò? Ci sono tanti campioni, il mio compito è quello di mettermi a servizio dei compagni e del mister, cercando di ritagliarmi il mio spazio. Poi deciderà il campo”. E quando si giocherà il derby? “Sarà una gara importante. Cercherò di mettere sempre in difficoltà le squadre che affronterò”.
Si affronta anche il tema delicato del razzismo: “Meno se ne parla e meglio è. Non sono io a dover enfatizzare questi argomenti“.
Poi il difensore torna sulla scelta che l’ha portato alla Juve: “La soddisfazione di far parte di questo gruppo è tanta. Gioco nel club campione d’Italia, che giocherà la Champions. Il primo obiettivo è quello di vincere la Supercoppa. Poi cercare di vincere il campionato e la terza stella. In Champions ci sono squadre forti, dovremo quindi arrivare preparati“.
Ma Ogbonna si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa in merito alle “baggianate” dette durante la trattativa: “Tutto si è svolto con regolarità tra gentiluomini. La baggianata è stata scritta quando si parlava di ‘botte’ tra Juventus e Torino per la mia situazione“.
Chi è il più forte tra Tevez e Llorente? “Due giocatori forti ma diversi. Siamo ancora ai primi giorni, dare un giudizio è difficile”.
E infine, impossibile non parlare di Nazionale: “Non mi sono sentito con Prandelli. Non ho paura di perdere il Mondiale, altrimenti non sarei qua. Il tempo parlerà“.
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