Napoli, divise mimetiche tarocche: De Laurentiis sotto accusa

Aurelio De Laurentiis sotto attacco. Prima la minaccia di chiedere 100 milioni di euro di annia alla Regione Campania e all’Isola di Capri a causa dei presunti lenti soccorsi prestati a Higuain dopo il suo incidente. Poi la replica del sindaco della celebre località, con la richiesta di 50 milioni di euro per danni d’immagine. Adesso, arriva perfino l’accusa di avere plagiato la seconda maglia del Napoli 2013/14, ovvero quello con il motivo mimetico.

Ad accusare sia il patron partenopeo sia la Macron (sponsor tecnico che realizza tali divise), è stato Tillman Meuser, consulente di comunicazione e marketing della Global Striker (azienda tedesca), che aveva già ideato la produzione di una maglia con stile simile in Italia. L’affare, databile alla primavera 2013, prevedeva la realizzazione delle casacche da parte di alcune aziende di Napoli, ma i costi eccessivi e la prospettiva di spostare la manodopera in Cina, hanno fatto saltare l’affare.

Dopo la presentazione estiva delle maglie, Meuser si è rivolto a De Laurentiis per segnalargli il fatto, non ricevendo, però, alcuna risposta. Quindi, la palla passa ai tribunali competenti. Intanto, la Macron ha emesso un comunicato per fare chiarezza sulla vicenda: “Siamo sorpresi dalle accuse. Il look camouflage del Napoli è stato progettato dai nostri designer. Il motivo mimetico non è a nostro avviso protetto da copyright”.