Amarcord
Fiorentina, Montella: “Spero di essere l’allenatore del terzo scudetto”
Published
12 anni agoon
By
Redazione
In una bella e lunga intervista al Corriere dello Sport, l’allenatore della Fiorentina, Vincenzo Montella, ha affrontato tutti temi principali di questo primo inizio di stagione della squadra Viola e della Serie A in generale. Dopo una campagna acquisti sensazionale ed una partenza con il botto, le pressioni sulla squadra della famiglia Della Valle non saranno certo poche e qualche tifoso già parla di Montella come dell’allenatore in grado di consegnare alla città di Firenze il suo terzo scudetto della storia. L’Aeroplanino scherza e divertito risponde: “Mi auguro di non essere troppo vecchio allora… e spero solo che abbiano ragione“.
La Juventus resta però la grande favorita per la vittoria finale in campionato nonostante le avversarie principali si siano tutte rinforzate: “Speravamo tutti che subentrasse una certa dose di appagamento, ma hanno dimostrato con l’interpretazione delle gare che la mentalità vincente non va mai in stand by. Hanno poi una rosa importante su cui poter contare. Tevez rappresenta il giocatore modello per ogni allenatore. Ha talmente tanta rabbia agonistica addosso che gli stimoli uno come lui non deve trovarli mai, li ha dentro di sè“.
Anche il Napoli, uscito al pari della Fiorentina, completamente stravolto dal mercato, potrà dire la sua in tutte le competizioni cui parteciperà grazie ad attente scelte della scoietà ed un progetto estremamente solido: “Hanno puntato su un allenatore moderno, Benitez, e la squadra ha imparato subito ad esprimere un buon calcio, è stato costruito un gruppo funzionale all’idea di gioco del tecnico ed è stato acquistata una garanzia come Higuain. Hamsik è l’elemento che garantisce il sistema di gioco. E’ geneticamente perfetto e tecnicamente molto forte, è il giocatore che bisognerebbe sempre avere in squadra, il giocatore ideale“.
Per quanto riguarda invece il girone di Europa League, Vincenzo Montella ha analizzato le avversarie della Fiorentina nel dettaglio, mostrando le insidie di un girone forse non così semplice come si possa credere: “Il Pacos è una squadra offensiva, che gioca molto palla a terra. Sono rapidi e, come ribadito, una delle rivelazioni del campionato portoghese, i rumeni sono una squadra forte, rodata, esperta. In casa hanno messo in difficoltà club prestigiosi come l’Ajax, mentre il Panduri delle squadre del nostro girone, forse è quella che desta meno preoccupazioni, ma non per questo potremo sottovalutarne la pericolosità. Per la vittoria finale di certo c’è il Tottenham, ma pure quelli che scenderanno dalla Champions faranno di tutto per recitare un ruolo da protagonista“.
Per quanto riguarda il proprio futuro, forte di un contratto che lo legherà al club Viola fino al 2017, Montella ha allontanato l’ipotesi di un prematuro approdo alla guida tecinca della nazionale italiana dopo l’addio di Prandelli: “Montella non si è ancora formato come allenatore, non può avere la presunzione di guidare una Nazionale. Sarebbe motivo d’orgoglio, è evidente, ma ancora non credo di essere… abbastanza rodato“.
You may like

Un libro scritto col cuore: Heysel, il peso della memoria

Magrin: l’erede mancato di Platini
26 LUGLIO 2006, INTER CAMPIONE D’ITALIA: ASSEGNATO LO SCUDETTO 2005-06

18 LUGLIO 1942, NASCE GIACINTO FACCHETTI

4 LUGLIO 2006, ITALIA IN FINALE: GROSSO E DEL PIERO STENDONO LA GERMANIA

26 GIUGNO 2006, TOTTI DECIDE DAL DISCHETTO















