Amarcord
Extracomunitari, fatta la legge trovato l’inganno
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12 anni agoon
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Redazione
Il calcio italiano non si sottrae alla moda nostrana di trovare il cavillo burocratico da aggirare. A fare scalpore in questo senso è stata la Roma che ha interpretato in modo particolare la Legge Bossi-Fini. Infatti, larrivo di Gervinho dallArsenal era subordinato dalla cessione allestero di un altro extracomunitario. Non avendo trovato acquirenti per Castan, il ds Sabatini ha deciso di aggirare la norma prelevando Babù, ex Lecce e svincolato dal giugno 2013, per cederlo allestero.
Napoli e Fiorentina, prima dei giallorossi, avevano già compiuto una manovra del genere nelle scorse stagioni. E la stessa società capitolina è ricorsa a questa falla del regolamento al momento dellacquisto di Maicon, tesserando e poi cedendo al Lleida Esportiu, club spagnolo minore, livoriano Konatè. Il tutto per sfruttare al massimo il tetto dei due extracomunitari per rosa imposto dalla Figc.
Una querelle che non è passata inosservata. Ad indignarsi è stato Damiano Tommasi, presidente dellAic: Purtroppo sono del parere che questa norma sugli extracomunitari sia in qualche modo legata a calcoli aziendali, mosse di mercato o cose che non riguardano la competitività sportiva. Tra l’altro il numero è relativo, perchè con uno, due o tre extracomunitari non vedo grandi differenze qualitativamente a livello europeo.
La Roma ha replicato in una nota ufficiale apparsa sul sito della società: La nostra è una virtuosa applicazione della legge poiché permettiamo a calciatori praticamente espulsi dal sistema di tornare a giocare all’estero percependo uno stipendio che in Italia non avrebbero più.
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