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Juve, Nedved: “Nessun rimpianto per il mancato arrivo di Gilardino”
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12 anni agoon
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Redazione
L’ex centrocampista della Juventus, Pavel Nedved, oggi membro del Consiglio d’Amministrazione bianconero, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport24.
Sulla nazionale della Repubblica Ceca, prossimo avversario degli azzurri
“Credo che abbiamo adesso un po’ di problemi generazionali, nel senso che una generazione è andata via, una squadra si sta creando e sta crescendo attorno a Rosický e Petr ?ech che sono rimasti quelli con cui giocavo ancora io, perciò hanno bisogno di un po’ di tempo, di assestamento. E purtroppo poi quando non partecipi a Europei o Mondiali non riesci a raggiungere quella maturazione di cui hai bisogno, però sono giovani e hanno tutto davanti“.
Buffon
“Ho visto che ogni tanto è stato criticato però l’ho sempre ritenuto il numero uno assoluto al mondo e devo dire che lo conferma sempre. Quando un giocatore è a fine carriera, dicono di tutto però credo che Gigi abbia ancora tanto da dare e lo sta dimostrando sul campo. Io ho vissuto tantissimi grandi portieri durante la mia carriera, tipo Marchegiani, Peruzzi, Petr ?ech. Non vorrei dimenticare qualcuno però devo dire che Gigi ha veramente qualcosa in più, nel modo in cui riesce a leggere prima dove vuoi arrivare col tiro e riesce ad anticiparti. Questo è secondo me il suo grande vantaggio e il suo grande pregio. Io ho avuto la fortuna di poter giocare e vincere con lui. Da calciatore ero sempre molto tranquillo quando lui giocava in porta, perché ti da’ la sensazione di poter sbagliare anche qualcosa, perché poi ci arriva ancora lui a salvare tutto. Senza Buffon non vedo la Juve perché ha fatto tanti anni qua, i migliori della sua carriera, e quindi sarà sempre uno della Juve che ha fatto la storia“.
Quando la Juventus potrà tornare a vincere la Champions League?
“Sappiamo che c’è qualche divario tra noi e le grandi squadre europee, come Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco. Sono ancora superiori, però quando le affronteremo possiamo misurarci perché non sempre vince la favorita, abbiamo tutte le carte in regola per metterli in difficoltà e provare a vincere. Sicuramente non siamo i favoriti per la vittoria della Champions League“.
Quanto sarebbe servito Gilardino alla Juve? Avete rimpianti per non averlo preso nell’ultimo mercato estivo?
“No, non credo perché sappiamo che abbiamo un parco attaccanti molto forte. Abbiamo fatto le nostre scelte tutti insieme e abbiamo ritenuto che con quelli che sono rimasti e quelli che sono andati via saremmo stati così più forti. Io penso che la Juve non abbia nessun rimpianto. La società durante questi anni si è veramente rinforzata, si è creato un gruppo eccezionale, tra settore sportivo e societario c’è veramente un buon feeling. Ogni tanto ci sta che qualcuno sbuffi e dica delle cose, però credo ci sia grandissima sintonia tra Conte e la società. Non vedo nessun problema“.
C’è una paura, magari piccola, di perdere Conte a fine stagione?
“Ma no, perché non è giusto affrontare una stagione calcistica dove ti aspettano degli impegni importanti come Campionato e Champions pensando che il tuo allenatore possa andare via. Noi dobbiamo essere concentrati sul lavoro che bisogna fare durante l’anno. Poi, sempre, a fine anno tutti insieme ci siamo seduti e lo faremo di nuovo. Faremo le nostre valutazioni su cosa vorrà il mister e cosa vorrà la società. Nessuna paura, assoluta tranquillità, consapevoli che siamo davvero forti e possiamo fare molto bene su tutti i fronti. Poi tutto il resto arriva dopo“.
Chi è l’anti-Juventus per lo Scudetto?
“L’anti-Juventus sono tutte le altre, non bisogna sottovalutare nessuna partita. Tutte le squadre nel campionato italiano ti mettono in difficoltà, si sa, perché sono tatticamente ben preparate. Ci sarà il Milan che si è rinforzato negli ultimi giorni, ci sarà il Napoli sicuramente, c’è la Roma che è partita molto bene. Poi ovviamente non possiamo dimenticare Fiorentina ed Inter. Anche la Lazio ha una buona squadra anche se non è partita col piede giusto, ma credo si riprenderà“.
Quando vedi l’Inter, ti scatta qualcosa dentro?
“A tutti gli juventini scatta sempre qualcosina in più contro l’Inter perché è sempre stata una partita particolare, il Derby d’Italia piace a tutti e noi volevamo sempre fare bene“.
Ti sei mai pentito di aver detto “no” a Moratti, quando ti voleva all’Inter?
“Non mi sono mai pentito, per niente, ma devo dire che mi ha fatto molto piacere quando sia Mourinho che Moratti mi volevano dopo la mia ultima stagione da calciatore, quando hanno ritenuto che io potessi essere ancora utile a loro, mi ha fatto molto piacere, ma pentito no, anzi, sono molto contento di aver fatto questa scelta perché non potevo indossare un’altra maglia“.
Secondo te non sarebbe ora di finirla di parlare di 29 o 31 scudetti, di fare cioè questa battaglia infinita sul numero di Scudetti?
“Sì, magari si parla troppo ma ovviamente noi tutti juventini ci sentiamo che abbiamo 31 scudetti perché abbiamo lavorato, abbiamo sudato e abbiamo vinto, perciò ci sentiamo completamente vincitori di 31 scudetti. Poi ci sono altri che sicuramente sono in opposizione e con questo si andrà alle lunghe ma finché rimarrà sulle battute sportive, è giusto così. Poi vediamo cosa decideranno gli altri“.










