Amarcord
De Roon e quel no al Barça
Al cuor non si comanda, nella vita come nel calcio…

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2 settimane agoon

De Roon e quel no al Barça… Proprio così, il capitano dell’Atalanta rispedì al mittente le avances del club blaugrana per amore della sua Dea!
Negli ultimi anni di calciomercato ne abbiamo viste veramente di ogni, ma a volte la realtà può superare (e di gran lunga) anche la più fervida delle immaginazioni.
E allora succede anche che qualche calciatore risponda con un secco ‘no grazie’ alle avances di quello che, nell’immaginario collettivo, non potrà mai essere considerato come un club qualsiasi:
stiamo parlando infatti del Barcellona, che all’epoca annoverava tra le proprie file anche un certo Leo Messi…
Grazie lo stesso
Protagonista del ‘gran rifiuto’ il centrocampista dell’Atalanta Marten De Roon che, di fronte alle sirene di mercato provenienti dalla Liga, ha gentilmente declinato un’eventuale proposta blaugrana:
”L’interesse del Barcellona? Mi lusinga, ma sono felice a Bergamo. Stiamo facendo molto bene, non ho dubbi che resterò qui”.
Un’enorme dimostrazione di fedeltà e di attaccamento alla maglia da parte del centrocampista olandese.
E dire che, alla guida dei blaugrana, De Roon ritroverebbe quel Ronald Koeman che lo aveva lanciato in Nazionale, facendolo esordire con la maglia Oranje nel 2016, nel corso di un’amichevole contro il Lussemburgo.
Il precedente di De Roon
Non è la prima volta che De Roon balza agli onori delle cronache per i suoi comportamenti anti-convenzionali.
Dopo essere esploso all’Atalanta nella stagione 2015/16, l’olandese fu ceduto al Middlesbrough dove, oltre alla possibilità di giocare in Premier, lo attendeva un contratto importante.
Peccato che De Roon, nel corso della stagione, si sia dichiarato ‘sconcertato’ per l’ammontare del proprio stipendio, arrivando persino a dichiarare quanto segue:
”La prima volta che ho visto il mio nuovo salario sono rimasto scioccato. Ovviamente ho già siglato il contratto, ma quando poi ho visto tutti quei soldi in banca mi sono posto delle domande.
Penso a tutte le altre persone che guadagnano molto di meno, a quello che potrebbero fare con questi soldi. Ne ho parlato anche con mia mamma e mio papà.
Lui non è rimasto sorpreso, perché è il direttore di una scuola, ma lei, che fa la fisioterapista per gli anziani, mi ha detto che tutto questo non era giusto.
E, in tutto questo, credo che il mio stipendio sia uno dei più bassi di tutta la Premier League”.