Tutte le notizie
Recensione editoriale – “Un giorno triste così felice”: la vera storia di Socrates a cura di Lorenzo Iervolino
Published
11 anni agoon
By
Redazione
Nelle settimane che hanno preceduto l’inizio della Coppa del mondo in Brasile il mercato editoriale è stato colpito da una prevedibile quanto a tratti infausta “bulimia calcistica”. Non tutti i mali vengono per nuocere, anzi, al di là degli eccessi vanno segnalate opere di sicuro pregio. Tra queste c’è senza dubbio lo splendido “Un giorno triste così felice” di Lorenzo Iervolino, edito dalla 66thand2nd. Un libro su uno dei personaggi meno banali e più raccontati del mondo del football: Socrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, conosciuto da tutti solo con il singolare appellativo affibbiatogli dal babbo Raimundo. Suo padre era di umili origini, ma amava leggere e trasse ispirazione dalla lettura della Repubblica di Platone, opera in cui si narrava il pensiero del celeberrimo filosofo greco che diede il nome al nostro eroe. “Socrates era un uomo dal cuore grande come una sala da ballo”, un eclettico, che nei suoi 57 anni di vita è stato calciatore, medico, poeta, politico, paroliere di canzoni, addirittura medium. Ha collezionato soprannomi e mogli quasi in egual misura, ma soprattutto ha fatto la sua parte per inoculare il seme della democrazia in un Brasile ancora stretto nella morsa della dittatura militare (che, iniziata nel 1964, finirà solo nel 1985).
Grazie a Socrates, coadiuvato da un’altra vecchia conoscenza del calcio italiano, Casagrande (passato per Ascoli e Torino), il Corinthians divenne la prima squadra auto-gestita dai calciatori. Nacque così la democracia corinthiana. Un esempio virtuoso di libertà, lì dove di libertà ce n’era ancora poca.
Grazie alla accurata ricostruzione di Iervolino, che ha incontrato sul posto decine di persone che avevano conosciuto e lavorato con Socrates, scopriamo tutte le infinite sfaccettature di una grande persona, prima che di un grande giocatore. Certo, non si possono dimenticare i colpi di tacco, i passaggi millimetrici e i goal meravigliosi di uno dei maggiori interpreti di una fantastica nidiata di campioni, cui fu negata la gioia della vittoria del Mondiale del 1982 solo da un leggendario Paolo Rossi.
Né si può tralasciare la a tratti scialba parentesi italiana del rivoluzionario, del Che Guevara del football, che però nel 1984-85, l’unica stagione trascorsa sulla riva dell’Arno, aveva già imboccato il viale del tramonto. Ma anche chi lo ha conosciuto in Toscana, intervistato da Iervolino, non ha potuto non tessere le lodi della strabordante personalità dell’ex capitano della Seleçao.
Se ne è andato troppo presto, Socrates, non prima di aver denunciato i possibili problemi legati all’aggiudicazione della Coppa del Mondo al suo Paese. Era una domenica di dicembre del 2011, il suo corpo piagato da anni di eccessi alcolici – solo birra, ma tanta, troppa – cessò di resistere. Quello stesso giorno il Corinthians entrò in campo allo stadio Pacaembu per la partita decisiva del Brasilerao contro gli eterni rivali del Palmeiras. Il minuto di silenzio per ricordare Socrates sarà, come scrive l’autore, il “più rumoroso e festoso della storia del calcio”. Al Doutor sarebbe piaciuto tantissimo, così come avrebbe gradito la selva di pugni chiusi, in campo e sugli spalti, che ricordavano il suo gesto più simbolico e rivoluzionario ai tempi in cui era la guida calcistica e politica del Timão. Il match si concluse a reti inviolate. Un pareggio dolcissimo per il club bianco-nero, che in questo modo centrò il quinto titolo nazionale. Ed esaudì un romantico desiderio di Socrates. “Vorrei morire di domenica e con il Corinthians campione”, confidò a un giornalista 20 anni prima di quel giorno così triste, eppure così felice.
Per maggiori info sul libro: http://www.66thand2nd.com/libri/112-un-giorno-triste-così-felice.asp
Luca Manes
You may like

Juventus-Pafos: statistiche e curiosità del match di Champions

Juventus-Pafos: il pensiero di Spalletti

Balotelli si propone: “Mi sto allenando, aspetto una chiamata”

Lele Oriali: “Sfida speciale, con Mourinho mai nemici”

Mourinho sulle assenze del Napoli: “Non fatemi ridere”

Infortunio Leao: l’esito della risonanza magnetica










