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Cellino: “Io la vergogna del calcio? No”, ma ora rischia grosso
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12 anni agoon
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Redazione![Calcissimo image placeholder](https://www.calcissimo.com/wp-content/uploads/2023/11/calcissimologobiancoconsfondo_01-1-1.png)
Di solito sarebbe la normalità invitare i tifosi della propria squadra ad andare allo stadio. A patto che l’impianto sia a norma, e non come quello di Cagliari, costretto ad emigrare a Quartu Sant’Elena, dove per di più gioca a porte chiuse. Massimo Cellino l’ha fatta grossa, ed ora ha tutta la Federazione contro. Nulla di sorprendente se si parla di uno dei personaggi più singolari del panorama calcistico italiano, ma alla figuraccia ora segue il più ovvio dei tamtam mediatici. E questo è il meno peggio, perchè il club rossoblu ora rischia.
Partita, punti e grossa multa. Intanto sembra scontata l’omologazione, da parte del Giudice Sportivo Gian Paolo Tosel, dello 0 a 3 a tavolino per la Roma, squadra pesantemente danneggiata dalla bizzarra iniziativa di Cellino, poi motivata con un comunicato stampa diramato per spiegare le reali intenzioni della società rossoblu ma non di distendere i rapporti con i vertici federali. Il referto del direttore di gara Giannoccaro, secondo quanto scritto su “La Gazzetta dello Sport”, sarà fondamentale, così come il decreto della Procura di Cagliari, che ha deciso il rinvio della partita “per la necessità di prevenire ogni forma di turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica”.
E se Tosel deve pensare solamente al risultato, Palazzi può passare ad un deferimento alla Disciplinare. E qua Cellino rischia la squalifica, mentre la squadra una semplice, ma mai così indesiderata, penalizzazione in classifica (come se non ce ne fossero già abbastanza). Sconcertati Abete e Beretta, così come il Legale del Cagliari Grassani. Mentre Cellino si sente attaccato: “Il mio gesto è stato frainteso da tutti. Volevo evitare che gli ultras andassero allo stadio, mentre invitavo a farlo solamente agli abbonati, nella maggior parte donne e bambini. Volevo evitare il caos, non mettermi contro le istituzioni, e invece vengo infamato. Abete dice che sono la vergogna del calcio? Io ho sempre rispettato le regole, al contrario di altri…”. Ma questa volta l’ha fatta grossa.
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