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Roma-Milan 2-1, le pagelle rossonere

La squadra di De Rossi ricaccia il Diavolo all’Inferno e vola in semifinale!

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Mike Maignan 6
Non fa miracoli, ma non è nemmeno colpevole sui gol giallorossi).
Davide Calabria 4,5
Partita sottotono, si addormenta quando dovrebbe seguire Mancini sull’1-0. (Dal 45’ Tijjani Reijnders 6 la scelta di tenerlo fuori devo ancora capirla).
Matteo Gabbia 5,5
Sbaglia clamorosamente sul gol di Dybala, ma poi si rifa parzialmente segnando la rete dell’1-2.
Fikayo Tomori 5
Il Tomori dello scudetto è ormai un lontano ricordo.
Theo Hernandez 5,5
Una grande occasione del primo tempo nasce da una sua accelerazione, ma non combina molto di più.
Yunus Musah 6
Nel primo tempo è stato praticamente il fantasista del Milan, autore di diverse azioni personali. Nella ripresa invece si trasforma in terzino fino alla sostituzione. (Dal 69’ Alessandro Florenzi 6 entra tra la pioggia di fischi dei suoi ex tifosi, ma comunque riesce a dare un buon contributo).
Ismael Bennacer 5
Pioli lo sceglie tra gli 11 titolari, ma praticamente non si vede mai. Come Calabria, si dimentica di seguire Mancini

sulla respinta. (Dal 40’ Luka Jovic 5,5 quanto meno si smarca bene, ma ogni suo tiro viene respinto)
Ruben Loftus-Cheek 4,5
Doveva essere l’uomo in più di questo Milan, ma tra andata e ritorno il rendimento è totalmente insufficiente. I suoi sogni di gloria si stampano sulla traversa a inizio partita. (Dal 54’ Samuel Chukwueze 6,5 come al solito entra bene, forse sarebbe stato interessante vederlo dall’inizio).
Christian Pulisic 5,5
Rispetto ai suoi compagni non parte male, ma poi si spegne col passare dei minuti. (Dal 69’ Noah Okafor 5 ingresso insulso)
Rafael Leao 6
Rispetto all’andata quanto meno ha fatto espellere un avversario e ha fatto l’assist a Gabbia, ma non è la serata che i tifosi sognavano.
Olivier Giroud 4
Ma ha davvero giocato?
Stefano Pioli 4
Nei suoi 5 anni di Milan aveva perso solo una volta contro la Roma, nell’ormai lontano 2019. Ora in una settimana sono arrivate due sconfitte e non c’è mai stata la sensazione che il Milan potesse passare.

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