Amarcord
Inter, no Champions no party!
Published
13 anni agoon
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Redazione
“Dispiace non agganciare la Champions League, fa una differenza enorme per i conti e l’immagine“. Lo ha ammesso l’altro giorno il presidente dell’Inter Massimo Moratti, parlando del momento non facile che la sua squadra sta attraversando. I nerazzurri, dopo aver partecipato per dieci stagioni di fila alle grandi competizioni europee, hanno perso il treno per l’Europa che conta e questo significa dire addio anche all’enorme afflusso di denaro dell’Uefa, proprio mentre Moratti cerca un socio di minoranza o un partner per il nuovo stadio. Attualmente l’Inter naviga ancora in rosso: 90 milioni il deficit consolidato del 2011-12, 70-80 quest’anno. Ecco perché la stagione dei tagli avviata ormai da due anni non può dirsi ancora conclusa.
Tra l’estate scorsa e gennaio sono andati via Maicon, Julio Cesar, Lucio, Forlan, Pazzini, Sneijder. Ormai i contratti davvero pesanti, praticamente fuori budget, sono pochi: Milito, Cambiasso, Zanetti, Stankovic e Cassano (tra 4,5 e 2,7 milioni netti a stagione). L’obiettivo della prossima finestra di mercato potrebbe essere quello di risparmiare una decina di milioni lordi, intervenendo prima di tutto sui tre senatori argentini che hanno comunque scadenze contrattuali diverse. Il monte-stipendi è stato abbattuto di un terzo in due esercizi e adesso l’Inter paga ingaggi più bassi della Juventus e del Milan. Ma, nonostante questo, i conti ancora non quadrano e il fallito aggancio della Champions ha un peso decisivo.
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