Amarcord
Il Faraone si riprende il Milan: “Sarò campione qui”
Published
12 anni agoon
By
Redazione
Il calvario del Faraone sta per finire. L’attaccante del Milan toglierà il tutore al piede sinistro per cominciare la riabilitazione, poi da metà marzo sarà a disposizione dell’allenatore. El Shaarawy, prima di volare ad Amsterdam, ha raccontato i suoi ultimi mesi ai microfoni del “Corriere dello Sport”:
Recupero. “Diciamo che devono trascorrere ancora da 4 a 6 settimane. La sfortuna si è accanita contro di me. Il 29 settembre sono rimasto vittima di un problema muscolare. Da quel momento è stato un susseguirsi di guai culminati il 28 dicembre con l’operazione al dito del piede sinistro. Quando si è manifestata la frattura al quarto dito del metatarso del piede sinistro è stato deciso di curarla con una terapia conservativa. Nel 75% dei casi il piede guarisce, ma nel mio la frattura si è nuovamente infiammata, l’operazione è diventata la soluzione più logica. Per me è già stato importante tornare a Milanello a curarmi e allenarmi. Sono stati mesi difficili, non mi era mai capitato di restare fermo per così tanto tempo»
Allegri e Seedorf. «Quanto manco al Milan? Non saprei… Sicuramente il Milan manca tanto, tantissimo a me. È brutto, bruttissimo vivere una situazione simile. Da Allegri a Seedorf cosa è cambiato? Devo molto a entrambi. Allegri mi ha proiettato nel grande calcio, mi ha dato subito fiducia. Seedorf l’avevo giù avuto come compagno di squadra, mi aveva aiutato molto nello spogliatoio, anche adesso mi è vicino. La svolta di gennaio è stata determinata dai risultati che continuavano a mancare. Cosa può dare Clarence in più? Io penso che possa fare un gran lavoro, si sa comportare bene con i giocatori, sa di calcio. Io posso giocare e fare bene anche nel 4-3-3. Come è noto mi piace e rendo meglio giocando a sinistra. Sicuramente il modulo attuale può avvantaggiarmi»
Amicizia con Balo. «Chi mi è stato vicino? Direi tutti, anche molti miei compagni di squadra. Sì, anche e soprattutto Mario Balotelli. Molto spesso in questi mesi quando avevo ancora il piede ingessato mi veniva a salutare. Anche la scorsa estate in Brasile durante la Conderations Cup mi è stato molto vicino, anche quando non giocavo. Lacrime? È stato uno sfogo umanissimo. È assolutamente naturale piangere a 23 anni. Del resto Mario ha trascorso una settimana molto particolare»
Futuro rossonero. «Ma io non mi sono mai sentito escluso dal progetto. È vero, c’è stata un’offerta da una squadra russa (l’Anzhi, ndr), ma ho deciso di restare al Milan perché è quello che voglio, è mia intenzione diventare un grande campione qui, con questa maglia»
You may like

Un libro scritto col cuore: Heysel, il peso della memoria

Magrin: l’erede mancato di Platini
26 LUGLIO 2006, INTER CAMPIONE D’ITALIA: ASSEGNATO LO SCUDETTO 2005-06

18 LUGLIO 1942, NASCE GIACINTO FACCHETTI

4 LUGLIO 2006, ITALIA IN FINALE: GROSSO E DEL PIERO STENDONO LA GERMANIA

26 GIUGNO 2006, TOTTI DECIDE DAL DISCHETTO















