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Serie C

Crisi in C: Messina, Lucchese, Triestina e Foggia non in regola!

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Crisi Serie C

E’ crisi! Il 16 aprile è scoccata la mezzanotte e, con essa, è scaduto il termine per il pagamento delle scadenze federali. Si tratta di un passaggio fondamentale per le società di Serie C, chiamate a rispettare rigide scadenze fiscali per evitare deferimenti e penalizzazioni. Purtroppo, anche stavolta, diverse squadre non sono riuscite a mettersi in regola, confermando una crisi ormai strutturale all’interno della categoria.
Messina, Lucchese, Triestina e Foggia: queste le realtà finite sotto la lente d’ingrandimento della Lega Pro e dei media.

Messina in forte crisi, il naufragio definitivo!

La situazione del Messina è probabilmente la più grave!
Dopo mesi di incertezze e promesse disattese, l’AAD Invest è ormai scomparsa dai radar, mentre l’uscita di scena di Alaimo segna un punto di non ritorno.
“Con il suo ok si sarebbe potuto provvedere ai pagamenti”, si legge nelle cronache, ma le firme non sono arrivate e i 300 mila euro necessari si sono fermati a metà, raccolti da imprenditori locali grazie all’intervento del sindaco Basile.
Ora si attende il deferimento, ma appare chiaro che la penalizzazione prevista sarà irrilevante: la società, infatti, è destinata a ripartire da zero.
“Più facile che a Messina si riparta da un progetto nuovo, con nuova matricola, da altra categoria”.

Lucchese, il ritorno di Benedetto Mancini

Anche a Lucca il copione sembra già scritto!
Dopo il passaggio di proprietà nelle mani di Benedetto Mancini – figura nota per i suoi controversi trascorsi calcistici – i toni trionfalistici iniziali si sono spenti nel silenzio e nella disillusione.
“Nei giorni scorsi non è stato effettuato alcun pagamento”, riportano le fonti locali, mentre il sindaco ha già presentato istanza di fallimento, che sarà discussa il 13 maggio.
La salvezza sul campo sarebbe a portata di mano, ma senza un piano concreto, la penalizzazione di 6 punti potrebbe essere solo l’inizio del crollo.

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Triestina, crisi tra luci e ombre

A Trieste la situazione non è molto diversa. Secondo quanto riportato dai media locali, sarebbero stati saldati solo gli stipendi, mentre i contributi – come già accaduto a febbraio – restano in sospeso. Se confermato, scatterà inevitabilmente una nuova penalizzazione.
“Anche in questo caso, però, non esistono conferme ufficiali, comunicati o simili”, scrivono le cronache. Una mancanza di trasparenza che alimenta dubbi su un’eventuale cessione societaria e sul reale stato delle finanze del club alabardato.

Foggia, il caos continua

A Foggia il presidente Canonico ha ufficializzato le proprie dimissioni, lasciando la squadra senza guida. I rossoneri si sono presentati a Crotone grazie al sostegno degli sponsor e alla volontà di calciatori e staff, mentre l’amministrazione comunale si è dovuta occupare delle spese per le gare interne.
Canonico ha confermato il mancato pagamento degli stipendi e ha attaccato duramente un servizio televisivo andato in onda a “90° minuto”, definendolo “vomitevolmente distorto, omissivo e lesivo della mia persona e del mio operato”.

Le prossime settimane saranno decisive, ma lo scenario è tutt’altro che incoraggiante.
Le penalizzazioni in arrivo incideranno soprattutto sulla prossima stagione, ma per alcune realtà è ormai probabile una ripartenza dai dilettanti, se non peggio
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