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Serie A

Un punto di partenza

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Un punto di partenza

Un punto di partenza: la sconfitta contro il Bodo/Glimt in Europa League non è da considerare la fine di qualcosa, ma l’opposto.

La sconfitta ai rigori contro il Bodo/Glimt in Europa League, arrivata dopo una rimonta storica, ha lasciato l’amaro in bocca alla Lazio e ai suoi calciatori che, subito dopo la partita, non hanno nascosto la propria delusione. Attraverso un comunicato, però, la stessa società biancoceleste ha sottolineato come “quello che abbiamo vissuto ieri non è la fine di qualcosa. È un punto di partenza”.

Ecco la nota integrale della Lazio: “La partita di ieri ha lasciato un segno profondo. Il risultato non ha premiato la nostra prestazione, ma ciò che è emerso sul campo e sugli spalti va oltre ogni risultato. I nostri giocatori hanno lottato con coraggio, determinazione e cuore, affrontando ogni sfida con spirito indomito.

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Hanno dimostrato di essere una squadra unita, pronta a dare tutto per questi colori. Allo Stadio Olimpico oltre 55.000 cuori biancocelesti hanno creato un’atmosfera straordinaria, con una scenografia che rimarrà nella storia. La passione e il sostegno dei nostri tifosi sono stati il motore che ha spinto la squadra a superare ogni ostacolo.

Quello che abbiamo vissuto ieri non è la fine di qualcosa. È un punto di partenza. Davanti a noi ci sono sei partite cruciali, sei battaglie da affrontare con lo stesso spirito indomito e la stessa energia. Abbiamo dimostrato di essere una squadra unica, e questo carattere deve guidarci verso nuovi traguardi. Forza Lazio, sempre. Insieme, più forti che mai”.

Ripartire con il cuore

La delusione per l’eliminazione è ancora viva, ma la Lazio ha voluto trasformare il dolore in motivazione. Il messaggio lanciato dalla società è chiaro: il cammino europeo non si è chiuso con amarezza, ma con consapevolezza e voglia di ripartire. Il sostegno travolgente dei tifosi e la prestazione maiuscola della squadra sono diventati il simbolo di un’identità ritrovata, fatta di coraggio, unità e senso di appartenenza. Il finale amaro non cancella ciò che è stato costruito: uno spirito collettivo che può trascinare anche in campionato.

Le sei partite che restano saranno decisive per ridisegnare gli obiettivi stagionali, ma il gruppo ha già dimostrato di avere la stoffa per reagire. Ora serve solo una cosa: continuare a lottare. Perché con questo cuore, nulla è davvero perduto.

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