Serie A
Monza: orgoglio da difendere

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4 settimane agoon
By
Luca Boate
Monza: orgoglio da difendere
Monza: orgoglio da difendere in vista di queste ultime giornate di campionato che porteranno alla retrocessione dei biancorossi.
Alla vigilia della sfida contro il Napoli, il tecnico del Monza Sandro Nesta ha analizzato così la gara contro la formazione allenata da Conte:
“Dobbiamo salvare il salvabile e non lasciarci andare, diciamo sempre le stesse cose ma è così. Per me si può fare anche peggio e quindi non dobbiamo scendere ancora di più. Sappiamo che la salvezza è impossibile, o quasi impossibile, ma dobbiamo tenere una dignità importante. Il confronto coi giocatori c’è stato come in tutte le altre gare. Dopo Venezia ho fatto una conferenza diversa perché le altre partite sono sempre stato in un altro modo. I risultati sono quelli, la classifica è quella ma non è facile.
Non dobbiamo fare ancora peggio e non possiamo finire il campionato con 15 punti. Si può retrocedere ma diversamente, questo è l’obiettivo che ci mettiamo noi. I confronti ci sono stati sempre, a volte magari un po’ più duri ma il risultato è sempre lo stesso. Questo è quello che non va bene”.
Sull’approccio di domani.
“La tensione e responsabilità è diversa. Le squadre più grandi ti lasciano maggior spazio e puoi giocare di più. L’impatto mentale non lo abbiamo mai sbagliato con le big. Con l’Inter e altre squadre in alto in classifica abbiamo fatto bene mentre contro le dirette avversarie facciamo più fatica. Il nostro campionato deve essere contro Empoli, Venezia. In queste partite bisogna mettere qualcosa in più”.
Retrocessione sì, resa mai
Il Monza di Sandro Nesta è consapevole di avere un piede e mezzo in Serie B, ma il tecnico non vuole che la squadra cada nel baratro dell’arrendevolezza. Il discorso alla vigilia del match col Napoli è chiaro: dignità, orgoglio e rispetto per i colori devono guidare le ultime giornate di una stagione complicatissima.
Anche se la salvezza è ormai un miraggio, la squadra ha il dovere di concludere il campionato dando tutto, dimostrando carattere e compattezza, soprattutto contro le big dove spesso ha saputo sorprendere. L’obiettivo non è più la classifica, ma l’identità: uscire a testa alta, evitare umiliazioni, e provare a costruire da ora quella mentalità necessaria per ripartire in futuro. Perché anche nelle sconfitte peggiori si può gettare il seme della rinascita.