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L’esultanza di Pavard

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L'esultanza di Pavard

L’esultanza di Pavard

L’esultanza di Pavard non è stata, almeno secondo il calciatore, una mancanza di rispetto verso la sua ex squadra. E’ stata invece una manifestazione di gioia per il gol decisivo appena segnato.

“Il Bayern Monaco ha reso possibile che io diventassi il giocatore che sono oggi. Questo club è stato la mia casa per molti anni. Non dimenticherò mai che onore sia stato essere l’ultimo giocatore a indossare la maglia numero 5 e portare avanti l’eredità di una leggenda”.

Il messaggio trasmesso tramite una storia su Instagram da Benjamin Pavard, difensore dell’Inter, ha un chiaro obiettivo ed è quello di chiarire il motivo della sua esultanza sfrenata al gol del raddoppio dei nerazzurri su colpo di testa.

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“La mia esultanza era semplicemente la gioia di un bambino che gioca un quarto di finale di Champions League. Non è mai stato un gesto di mancanza di rispetto verso i tifosi del Bayern”, ha spiegato chiaramente il francese che ha militato nei Die Roten per quattro anni prima di levare le tende e vestire la maglia dell’Inter. Stessa squadra con la quale ha sbattuto fuori gli ex compagni di squadra bavaresi dalla Champions League, aggiudicandosi la semifinale contro il Barcellona

Tra rispetto e nuove emozioni

La reazione di Pavard, accesa e viscerale, ha fatto discutere, ma le sue parole chiariscono con sincerità il significato di quell’esultanza. Non un gesto di rivalsa, né tantomeno una provocazione, ma il puro entusiasmo di un calciatore che sta vivendo uno dei momenti più intensi della sua carriera. Il rispetto verso il Bayern Monaco resta intatto, così come il legame affettivo con un club che ha segnato la sua crescita.

Oggi però Benjamin Pavard è un giocatore dell’Inter, pienamente immerso in una nuova sfida, con l’obiettivo di arrivare fino in fondo alla Champions League. Il calcio vive di emozioni e quella corsa sotto la curva è stata l’istantanea perfetta di un sogno che si realizza. Passato e presente si sono incrociati, ma il futuro, adesso, parla nerazzurro.

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