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Amarcord

Milanisti per caso

Forse avete dimenticato Taiwo: meteora nel Milan, del suo passaggio in Serie A di fatto non rimane traccia…

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Milanisti per caso

Milanisti per caso: gente che ha vestito la maglia rossonera senza quasi lasciar traccia… In pochi li ricordano e noi vi rinfreschiamo la memoria!

Forse avete dimenticato TaiwoMeteora nel Milan, del suo passaggio in Serie A di fatto non rimane traccia:

il terzino nigeriano è ormai sparito dai radar del grande calcio e nessuno sembra rimpiangerlo… Ma non è l’unico…

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Didac Vilà e gli altri milanisti per caso

Era arrivato come il terzino del futuro nel gennaio 2011, ma la verità è che lontano dalla sua Barcellona Didac Vilà proprio non riesce a stare:

sei mesi al Milan prima del ritorno all’Espanyol, quindi le avventure con Betis Siviglia, Eibar, Aek Atene prima del ritorno all’Espanyol, dove chiude la carriera nel 2022.

Oduamedi

Nigeriano, classe 1990, Oduamedi arrivò al Milan nel lontano 2010: una sola presenza in prima squadra (che però gli bastò per fregiarsi del titolo di Campione d’Italia).

Poi una sfilza infinita di prestitiTorino, Varese, Brescia e ancora Varese, Crotone, Latina e una comparata in Finandia, tra le fila dell’Helsingin Jalkapalloklubi.

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Quindi, nel 2018, la fine del legame con il Milan, la partenza per l’Albania(una sola stagione con il Tirana), prima di un brutto infortunio e la decisione di rientrare in Italia e dedicarsi al calcio non professionistico:

sei mesi in serie D a Crema prima dell’ultima esperienza in Eccellenza, con il Colleferro.

Strasser

Pensi a Strasser e la mente torna al 6 gennaio 2011 quando, in piena emergenza a Cagliari, Massimiliano Allegri pescò dal mazzo il jolly Scudetto.

Un gol del giovanissimo calciatore della Sierra Leone consentì infatti ai rossoneri di laurearsi Campioni d’Inverno e veleggiare verso il 18esimo Scudetto.

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Classe 1990, dopo il gol scudetto Strasser si perse in una girandola di prestitiLecce, Parma, poi Reggina senza però sfondare.

Un’altra chance gliela diede il Genoa di Enrico Preziosi, ma neanche l’aria di mare (né il successivo prestito al Livorno) servì per farlo rinascere.

Qualche mese in Lega Pro con la Lupa Castelli Romani nel 2015 e poi le avventure fra Croazia (NK Zagabria) e Portogallo (Gil Vicente) prima della discesa in serie D al Villafranca e un’ultima esperienza all’estero, in Finlandia, con il TPS

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