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Amarcord

Coppa d’Africa: i 5 eroi del Senegal che nel 2002 stupì il mondo

Le stelle di un gruppo di ragazzi che scrissero la pagina più importante della storia del calcio africano!

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Per noi italiani, i Mondiali del 2002 sono forse uno dei ricordi più amari da un punto di vista calcistico: quella allenata da Giovanni Trapattoni era infatti una delle Nazionali con più talento di sempre, ma fu clamorosamente eliminata agli Ottavi di finale da una Corea spinta dal proprio pubblico e da qualche forza avversa, o almeno chiamiamola così. Con gli Azzurri fuori dai giochi, molti italiani si affezionarono allora alla bella favola del Senegal, esordiente ai campionati del Mondo ma subito capace di ottenere risultati importanti grazie ad un gruppo di ragazzi speciali capaci di scrivere una pagina importante nella storia del calcio africano. I loro completini bianchi con le maniche colorate sono svolazzati per tutto il campo fino ai quarti di finale, quando una sorprendente Turchia ebbe la meglio negando ai brasiliani d’Africa (così soprannominati per la bellezza del loro calcio) la sfida in semifinale con i brasiliani, quelli veri, che avrebbero alzato al cielo la Coppa del Mondo. Quel Senegal, guidato da un Profeta del calcio incompreso in Europa come Bruno Metsu, riuscì a battere la Francia Campione del Mondo all’esordio assoluto, per poi pareggiare contro Danimarca e Uruguay passando così il girone da imbattuto. Dopo aver sconfitto agli ottavi la Svezia di Larsson e del giovane Ibrahimovic (2-1 grazie al gol di Camara ai supplementari), il sogno s’infranse ai quarti di finale contro la Turchia. Ma, nell’immaginario collettivo, ivincitori morali di quello strano mondiale nippo-coreano furono proprio i calciatori del Senegal, che grazie al loro entusiasmo e alla loro gioia, rappresentarono senz’altro l’aspetto più pulito e genuino di un calcio ormai dominato dagli interessi economici.

I 5 eroi del Senegal 

Scopriamo insieme i 5 grandi eroi del Senegal che, nel 2002, fece l’impresa arrivando ai Quarti di finale del Campionato Mondiale…

  • PAPA BOUPA DIOP: campione sfortunato, Buopa Diop è scomparso lo scorso 29 novembre a causa della Sla, lasciando nel cuore dei suoi tifosi il ricordo della sua classe e il suo sorriso contagioso. Fu lui a dare il la al miracolo del Senegal, segnando il gol decisivo nella vittoria contro la Francia e infondendo coraggio ai compagni di squadra. In totale i suoi gol nel Mondiale saranno 3: le sue ottime prestazioni gli valsero il visto per la Premier, dove giocò tra il 2004 al 2013, anno del ritiro, con le maglie di Fulham, Portsmouth, West Ham e Birmingham, se si eccettua una breve parentesi in Grecia con la maglia dell’AEK. 
  • EL HADJI DIOUF: considerato da molti come il miglior calciatore senegalese della storia, Diouf era un’ala dotata di un dribbling fulminante e di un ottimo senso del gol. Caratteristiche che, oltre ad un ruolo di primo piano al mondiale 2002 (dove fu inserito anche nell’All Star Team), gli valsero la chiamata del Liverpool, dove giocò per due stagioni prima di trasferirsi al Bolton e proseguire una carriera di alto livello in Premier League. 
  • KALILOU FADIGA: il grande mondiale di Fadiga, centrocampista tecnico capace di inserirsi nell’area di rigore avversaria, si innamorò il Presidente dell’Inter Massimo Moratti, che fece di tutto pur di acquistare il suo cartellino dall’Auxerre senza però riuscire mai a vedere il proprio pupillo vestire la maglia nerazzurra a causa di alcune complicazioni cardiache. Una volta guarito, Fadiga scelse di proseguire la propria carriera in Inghilterra, senza però trovare più la continuità di un tempo… 
  • HENRI CAMARA: fu lui l’eroe della gara degli ottavi di finale contro la Svezia, decisa da una sua strepitosa doppietta. Il Mondiale fu il trampolino di lancio della carriera di Camara, che dal piccolo Sedan si trasferì Oltremanica, vestendo maglie prestigiose come quelle di Wolverhampton, Celtic, Southampton e West Ham, prima di chiudere la carriera in Grecia dove rimase per 8 anni. 
  • ALIOU CISSÉ: ieri difensore di quella squarta fortissima, oggi allenatore della Nazionale senegalese a cui Cissé ha legato tutta la sua carriera. E, oggi, nelle sue treccine e nel suo modo di agitare le braccia per richiamare tutti i giocatori in cerchio prima e dopo le partite, Cissé fa rivivere a tutti noi la magia di quella squadra che, sebbene non sia riuscita a vincere nulla, è comunque riuscita a fare breccia nel cuore di milioni di tifosi di tutto il mondo.

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