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Amarcord

Da nuovo Collovati a bidone giramondo: ti ricordi di lui?

Fabio Capello si sbagliava sul conto di questo ex difensore rossonero…

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Stagione 1997-98, una delle stagioni peggiori della storia recente del Diavolo. Allenatore dei rossoneri è Fabio Capello -rientrato dall’esperienza spagnola- che però non riuscirà a risollevare le sorti del club di Silvio Berlusconi, che chiuderà l’annata con un anonimo decimo posto, figlio anche di scelte sbagliate in sede di calciomercato.

“Smoje sarà il nuovo Collovati” 

E, tra queste, come non annoverare quella del difensore centrale, che Don Fabio individuò senza tentennamenti nel giovane croato Dario Smoje, allora ventenne, sbarcato a Milanello con tutti i crismi del potenziale campione:

Potrebbe essere più’ che una sorpresa. Mi ricorda Collovati nelle movenze e nel colpo di testa.

E invece…

Peccato che, tra uno svarione difensivo e l’altro, il croato -strappato alla Juve dopo un entusiasmante duello di mercato- collezionò appena 6 presenze (e nemmeno tutte da titolare) prima di essere spedito in prestito al Monza -allora ‘squadra satellite’ del Milan- dove non riuscì proprio a sfondare…

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Bidone giramondo 

Le vie del calcio spinsero quindi Smoje a girovagare tra la serie B (dopo il biennio biancorosso lo si è visto dalle parti di Terni), un ritorno in Croazia (Dinamo e NK Zagabria) e un paio di esperienze tra Belgio (KAA Gent) e Grecia (Panionios), primadi chiudere la carriera nel 2011 con l’Hrvatski Dragovoljac. E, con Collovati, non ha condiviso nemmeno i riccioli

La carta d’identità

Cresciuto nell’HNK Rijeka, esordisce in HNL, la massima divisione del campionato di calcio croato all’età di 16 anni con la maglia della squadra della sua città, lanciato come una delle giovani promesse della neonata nazionale. Due anni dopo si trasferisce in Italia al Milan, che per prenderlo vince la concorrenza della Juventus voluto dall’allora allenatore dei lombardi Fabio Capello, con la maglia rossonera il calciatore slavo gioca 6 partite risultando essere un flop.

Il club decide di cederlo in prestito al Monza, in Serie B, così che il ragazzo, appena ventenne, possa fare esperienza in un campionato difficile come quello italiano. Il suo rendimento nelle due stagioni con la casacca brianzola è buono e rilancia la sua immagine nel mercato estivo.

Nell’estate del 2000 avviene il passaggio alla Ternana ma a causa di una notevole concorrenza, il calciatore fiumano è costretto a farsi da parte, cosicché l’anno successivo avviene il ritorno in patria nella Dinamo Zagabria, la formazione più titolata della Croazia. Dopo due stagioni con 9 marcature avviene il passaggio nell’NK Zagabria, l’altro club della capitale, il primo della storia del calcio croato.

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Nel 2004 parte per una nuova esperienza in Belgio nel Gent e firma un contratto quinquennale che lo lega alla società fiamminga fino al 2009.

Il 22 maggio 2009 il difensore centrale firma un contratto triennale con il Panionios però dopo solo una stagione lascia la Grecia per far ritorno in Croazia firmando un contratto con Hrvatski dragovoljac dove, dopo sole 3 presenze, è stato svincolato nel dicembre del 2010.

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