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La crescita di Dumfries: “Che emozione la serata del Pallone d’Oro”

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La crescita di Dumfries

La crescita di Dumfries nell’ultimo anno è stata esponenziale e l’olandese ha trasmesso tutta la sua emozione per il traguardo.

Uno dei punti di forza che l’Inter si sta portando avanti dalla gestione Inzaghi a quella di Chivu è sicuramente Denzel Dumfries. 25° classificato al Pallone d’Oro 2025. Una crescita esponenziale quella dell’olandese rispetto al primo periodo in nerazzurro

“Quella serata è stata speciale, stare in mezzo a tutte quelle stelle di livello mondiale è stato incredibile e ho ricevuto un sacco di complimenti e sono arrivato sopra Haaland. Sicuramente è stato il coronamento di una stagione con tante belle partite, ma penso sempre a cosa devo migliorare anche se da difensore fare più gol e assist è difficile. Vorrei essere più nel centro del gioco e un po’ più dominante, ho dei passi da fare per essere ancora più leader”.

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Una stagione, quella scorsa, entusiasmante ma finita nel peggiore dei modi. Anche per Dumfries con zero trofei di squadra e la pesante sconfitta in finale di Champions League a Monaco di Baviera contro il Psg:

“Sono orgoglioso di quanto fatto, è stato un ottimo lavoro. Fa schifo perderla ma il modo in cui l’abbiamo persa è stato ancora più di m… Diciamo terribile dai, ne abbiamo perse due in tre anni con l’Inter, ma al tempo stesso allargo lo sguardo e penso che dovrei essere orgoglioso”.

L’applicazione e il duro lavoro stanno premiando Dumfries sul campo:

“Questa è la mia mentalità, non posso infortunarmi. Sono molto severo con me stesso e quando sei al vertice devi applicare un alto tasso di disciplina e rigore su te stesso. Voglio ancora raggiungere determinati obiettivi”.

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La crescita di Dumfries: “Che emozione la serata del Pallone d’Oro”

Le parole di Denzel Dumfries raccontano la maturazione di un calciatore che, negli ultimi anni, ha saputo trasformarsi. Da semplice esterno di spinta a leader tecnico e mentale dell’Inter. Il 25° posto al Pallone d’Oro, davanti a campioni come Haaland, non è un traguardo casuale ma il risultato di una crescita costante, costruita con disciplina e dedizione. Dumfries trasmette l’immagine di un professionista consapevole dei propri progressi ma anche dei margini di miglioramento, qualità che distinguono i giocatori davvero ambiziosi.

Colpisce la sincerità con cui parla della finale di Champions persa, definendola “terribile”, ma senza lasciarsi trascinare dal rammarico: il suo sguardo resta proiettato avanti, segno di maturità e visione. Le sue parole riflettono la mentalità vincente che Chivu sta cercando di consolidare nell’Inter, in continuità con quanto seminato da Inzaghi. Dumfries è oggi il simbolo di un gruppo che vuole riprendersi ciò che ha solo sfiorato, un esempio di professionalità, autocritica e fame di successo — valori fondamentali per chi ambisce a tornare sul tetto d’Europa.

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