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Mancini, quando la toppa è peggio del buco

Il difensore della Roma prova a giustificarsi, ma le sue scuse non reggono…

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Nella giornata di sabato allo Stadio Olimpico di Roma è andato in scena il derby capitolino che ha visto trionfare i giallorossi per una rete a zero grazie al gol di Gianluca Mancini al 42’ del primo tempo. Fin qui nulla di strano. La Roma ha ritrovato il successo nel derby dopo diverse vittorie della Lazio e Daniele De Rossi conferma i grossi passi avanti fatti dal suo club negli ultimi mesi. Il problemi sono arrivati dopo il triplice fischio dell’arbitro Guida.
Durante i consueti festeggiamenti, i giocatori sono andati sotto la curva giallorossa per esultare assieme ai tifosi e ringraziarli del sostegno. Tuttavia, Mancini ha ricevuto dagli ultras romanisti una bandiera biancoceleste con un ratto disegnato sopra e l’ha sventolata per diversi secondi in segno di sfottò. Successivamente l’ha riconsegnata ai legittimi proprietari. Un gesto certamente non sportivo che ha provocato l’ira dei tifosi laziali sul web e su quelli allo stadio che sono riusciti a catturare l’immagine.
Quello su cui vorrei soffermarmi è il modo in cui il difensore della Roma ha provato a giustificarsi: “Volevo solo esultare con i tifosi e ho preso la prima bandiera che mi è capitata”. Questo è quanto ha dichiarato ai canali ufficiali della Roma. Insomma, come a far intendere che non si fosse accorto di aver preso l’unica bandiera della Lazio in mezzo a tutte quelle della Roma.
Non voglio crocifiggere Mancini per questo gesto. Certamente non è stato particolarmente sportivo, ma non è nulla di trascendentale. Quello che mi da un po’ fastidio è il tentativo goffo di provare a giustificarsi. Ci sta nell’euforia non pensare troppo a quello che si fa, ma è chiaro che Mancini sapesse benissimo quello che c’era sulla bandiera.

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