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La rivincita di Italiano

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Dominando e sfidando sfortuna e maledizione dal dischetto, la Fiorentina è di nuovo in finale di Conference League. Può sorridere Vincenzo Italiano che il pass per la sfida di Atene lo ha strappato a cinque minuti dalla fine: “Quest’anno dobbiamo dire maledetti legni e maledetti rigori. Ho avuto un po’ di timore sul rigore, – ha ammesso a fine partita – invece è stato bravo Beltran che si è preso la responsabilità. Ha dimostrato personalità con un pallone pesante”.
La Fiorentina in Belgio ha calciato in porta più di venti volte, colpendo tre volte il legno: “Dico bravi ai miei ragazzi, non era semplice giocare in questa bolgia contro una squadra molto forte. Due anni in questa competizione e due finale è un qualcosa di straordinario”.
Italiano si sta prendendo da allenatore quello che non ha vissuto da calciatore: “Quando sono arrivato a Firenze, parlando con i tifosi, ho detto che avrei fatto di tutto per andare nelle coppe che non ho mai affrontato da giocatore. Non conoscevo l’Europa, devo dire che è un percorso fantastico e sono felice perché anche quest’anno siamo in finale”.
La prestazione ha legittimato la qualificazione: “Siamo partiti un po’ troppo rispettosi del Bruges, concedendo troppe imbucate nei primi 15 minuti. Subito i l gol ci siamo sciolti, abbiamo alzato le pressioni e avuto della occasioni. Nel primo tempo ci siamo detti che dovevamo continuare a spingere, mettendo loro pressione. Così è stato, abbiamo creato un’infinità di palle gol e non li abbiamo fatti giocare. Prestazione ottima da parte di tutti, quando giochi così vieni premiato da queste vittorie”.

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