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Una notte da brividi

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4 giorni agoon

Una notte da brividi: il racconto di Bergomi sulla magica serata di San Siro tra emozione, stupore e orgoglio nerazzurro.
Una notte da brividi
Fischio finale. Abbasso lentamente le cuffie, ancora incredulo. A San Siro, attorno a me, c’è un rumore assordante, un’onda di emozioni che sembra non voler finire mai. I miei occhi sono sgranati, pieni di stupore. Guardo Fabio, lì accanto, e con un filo di voce gli chiedo: “Ma cosa abbiamo appena visto?”
È da questa domanda che nasce il mio racconto di Inter-Barcellona, una delle partite più emozionanti della mia carriera da telecronista. E sono sincero: questa gara, per me, entra di diritto sul podio delle sfide più incredibili che ho avuto l’onore di commentare.
Il giorno dopo quella semifinale di ritorno di Champions League, provo ancora a elaborare ciò che è accaduto. Ne parlo a Sky Sport Insider, nello spazio intimo e raccolto della Casa dello Sport, dove si respira calcio in ogni angolo. Eppure, per quanto cerchi le parole, non è facile descrivere quello che abbiamo vissuto io e Fabio Caressa.
Le critiche
Certo, sui social qualcuno ha storto il naso. Critiche alla nostra partecipazione emotiva, alla voce rotta, al coinvolgimento. Ma chi ci conosce sa: abbiamo raccontato tante partite insieme, e abbiamo visto di tutto. Eppure, questa è stata diversa. Unica.
Puoi prepararti quanto vuoi a una partita così, ma quando arriva il momento, tutto cambia. Non puoi sapere prima come reagirai. Ti lasci trascinare. E io, quella sera, sono stato trascinato come mai prima. Quell’emozione che ha invaso ogni tifoso nerazzurro, l’abbiamo sentita anche noi. E trattenerla… semplicemente, non si può.
La mia Inter-Barcellona è fatta di fotogrammi indimenticabili: il gol di Acerbi, le parate monumentali di Sommer, l’esultanza furiosa di Frattesi. Istanti che resteranno impressi per sempre nella memoria collettiva dei tifosi.
Lo dico da tempo e lo ribadisco ora: l’Inter di Inzaghi non è la squadra più forte della Champions League. Ma è quella più determinata, la più brava a restare aggrappata alla partita. È un gruppo che non si arrende, mai. Anche quando tutto sembra perduto, riesce a compattarsi, a reagire, a risorgere. Ed è proprio questa la sua forza.
Una serata che porterò con me per sempre.
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