Milan, Inzaghi sotto accusa, ma le colpe sono tutte sue?

Crisi Milan, ma è tutta colpa di Pippo? Quando i risultati non arrivano, l’imputato numero uno è sempre l’allenatore: lui fa le scelte, lui se ne assume le responsabilità, lui ci mette la faccia. Giusto, ma fino a un certo punto. Perchè troppo spesso il mister diventa il capro espiatorio che paga per tutti, il parafulmine che fa da scudo alla squadra e alla società.

Vero è che Inzaghi è un tecnico alle prime armi, che sta inevitabilmente pagando lo scotto di comprensibili errori di inesperienza, ma è vero altrettanto che le responsabilità maggiori sono da attribuire a chi Inzaghi su quella panchina ce lo ha messo, mandandolo al macero, immolandolo sull’altare di non si sa bene cosa.

Adriano Galliani ha scelto Pippo per anestetizzare la delusione e la rabbia di un popolo, quello rossonero, frustrato da una lunga serie di umiliazioni, non ultima la mancata partecipazione alle coppe europee, dopo anni di presenza fissa nell’elite del calcio continentale. Galliani ha dato il Milan a Inzaghi, ma non gli ha dato una squadra.

Ciò che gli ha consegnato è un’accozzaglia di giocatori messi insieme alla buona secondo la logica dei parametri zero e dei contratti in scadenza. Decisamente troppo poco per le ambizioni di una piazza che meriterebbe più rispetto e meno bugie.