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Giorgio Chiellini: “Senza una base forte no si torna a vincere”

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Giorgio Chiellini, intervistato da ‘Tuttosport‘, spiega di come alla Juventus si cerchi di costruire una base per un nuovo ciclo vincente.

La Juventus sta aprendo un nuovo ciclo, sia dal punto di vista dei giocatori che da quello dirigenziale. Questo dopo annate scandite da risultati tutt’altro che positivi e da investimenti importanti che non hanno fatto la differenza.

Tra le figure, all’interno del nuovo corso, c’è anche Giorgio Chiellini: bandiera bianconera in campo e Director of Football Strategy oggi. Intervistato da ‘Tuttosport’, l’ex capitano della Vecchia Signora ha parlato della nuova Juventus e del rapporto che lo lega al club.

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Di seguito, le parole di Giorgio Chiellini.

GIORGIO CHIELLINI: DALL’INFERNO AL PARADISO

Scanavino sul mondiale

Giorgio Chiellini inizia parlando di quello che è stato il periodo trascorso tra Calciopoli ed i nove Scudetti consecutivi:

“La storia della Juventus è fatta di cicli e anticicli. Spiegare il motivo è difficile, ma è un dato di fatto che i cicli vincenti ed i periodi senza vittorie si sono sempre alternati regolarmente. Personalmente sono arrivato alla fine del ciclo di Capello e successivamente ho vissuto il post Calciopoli, i 9 scudetti e questo nuovo anticiclo.

Insomma: sono passato dall’inferno al paradiso. Alla fine però, se guardo alla storia della Juventus, vedo che abbiamo il doppio degli Scudetti di chi sta dietro nell’albo d’oro. E ciò significa una cosa sola: gli anticicli degli altri sono molto più lunghi. Questo, forse, è quello che ci contraddistingue, oltre ad avere una proprietà ultracentenaria che garantisce, comunque, continuità.

In questi cento anni non è cambiato solo il calcio, è cambiato il mondo, eppure la Juve ha sempre mantenuto le stesse caratteristiche nel corso dei decenni”.

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IL RUOLO NEL MERCATO BIANCONERO

Chiellini parla così del suo ruolo all’interno del mercato della Juventus:

“Sono sempre stato a supporto delle persone che c’erano nella passata stagione e lo sarò anche in questa. È un processo che non mi piace affrettare o saltare, ma resto sempre a disposizione di tutti. Come ha specificato Comolli, dunque, non partecipo alle scelte di mercato. Ma non c’è solamente una persona al comando del club: siamo un gruppo che lavora e collabora insieme per cercare di ottenere il massimo. Neanche ai tempi di Andrea Agnelli c’era un uomo solo al comando, perché anche lui delegava molto alle persone sotto di lui. Alla Juve sarà sempre così”.

GIORGIO CHIELLINI SUL NUOVO CICLO E SU IGOR TUDOR

La conferenzaTudor

Il dirigente bianconero parla della costruzione del nuovo ciclo e di quello che ha portato Tudor alla Juventus:

“Si sta cercando di costruire una base, perché senza una base forte non si può tornare a vincere. L’idea è quella di dare una solidità, in modo che questo gruppo possa crescere e prendersi l’onere e l’onore di portare avanti un nuovo ciclo vincente.

Per quanto riguarda Tudor, Igor ha dimostrato appieno cosa rappresenta la Juve per lui e lo ha trasmesso anche ai giocatori. Inoltre i valori che ha trasmesso nei mesi scorsi è tangibile: il quarto posto ed un buon Mondiale per Club credo testimonino a suo favore. La partita con il Manchester City è stato un passo falso causato dalla fatica, ma con il Real Madrid abbiamo giocato in modo onorevole. Tudor ha portato una bella cultura del lavoro: la voglia di fare c’è e l’ambiente è positivo. Da lì a vincere, come sappiamo, ci sono tanti passi da fare e tanti ostacoli da superare: ma la certezza è che si parte con valori importanti”.

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