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Coppe Europee

Dembélé pensa al collettivo: “Pallone d’oro? Voglio la Champions”

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Dembélé punta in alto

Dembélé alla vigilia della finale pensa al collettivo e non al possibile pallone d’oro. Il francesce vuole la coppa.

Alla vigilia della finale di Champions League, uno dei protagonisti più attesi, Ousmane Dembélé, preferisce mettere da parte ogni discorso personale. La concentrazione è unicamente sull’obiettivo collettivo: la vittoria del PSG.

In un’intervista concessa a TNT Sports, l’esterno francese ha dichiarato di non voler pensare al Pallone d’Oro, nonostante le voci e i consigli delle persone a lui vicine.

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“Tutti me ne parlano, ma sinceramente non ci penso – le parole di Dembélé -. Prima di tutto, dobbiamo vincere la Champions. Quando giochi per il PSG, i trofei di squadra contano più di quelli individuali. Portare a casa questa coppa è l’unica cosa che conta”.

Il numero 10 parigino, autore di una stagione in crescendo e determinante nel cammino europeo del club, non sottovaluta affatto l’avversario: “Sarà dura contro l’Inter, li ho seguiti per tutta la stagione perché lì gioca Marcus Thuram. Sono un gruppo solido, con giocatori che giocano insieme da 4-5 anni. Sarà una partita tosta”.

La finale di domani non sarà solo uno scontro per alzare al cielo il trofeo più prestigioso d’Europa, ma anche un possibile snodo decisivo nella corsa al prossimo Pallone d’Oro. Dembélé, però, ha scelto la via dell’umiltà e della concentrazione: prima la coppa, poi i riconoscimenti personali. Un messaggio chiaro, nel segno della maturità e dell’ambizione condivisa.

Dembélé pensa al collettivo

Le dichiarazioni di Ousmane Dembélé alla vigilia della finale di Champions League colpiscono per maturità e lucidità. In un’epoca in cui l’individualismo spesso prevale nel calcio di vertice, il francese sceglie invece di mettere il collettivo davanti a tutto, ribadendo che l’obiettivo principale è la vittoria del PSG, non i premi personali. La sua affermazione – “I trofei di squadra contano più di quelli individuali” – è un manifesto di umiltà che rafforza il suo ruolo non solo come talento tecnico, ma anche come leader nello spogliatoio.

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Dembélé dimostra anche intelligenza tattica e rispetto per l’avversario. Le sue parole sull’Inter non sono di circostanza: riconosce la compattezza, la chimica di un gruppo che gioca insieme da anni e l’esperienza europea maturata, qualità che rendono la finale estremamente incerta. Questo atteggiamento di consapevolezza, senza presunzione, è proprio ciò che spesso fa la differenza nelle partite che valgono una carriera.

Infine, il suo distacco dai discorsi sul Pallone d’Oro è significativo. Invece di farsi distrarre, Dembélé resta concentrato su ciò che davvero può incidere: la prestazione di domani. Se dovesse alzare la coppa da protagonista, i riconoscimenti personali arriveranno comunque. Ma per ora, come ha detto lui stesso, conta solo una cosa: vincere.

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