Amarcord
Ancora una Cassanata. Anzi no: Fantantonio resta a Verona!
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7 anni agoon
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RedazioneIncorreggibile, Antonio Cassano. Prima medita il ritiro e convoca una conferenza stampa per annunciare di patire la sofferenza lontano dalla propria famiglia, poi ci ripensa ancora: “E’ stato un momento di grande debolezza. Ero stanco, avevo fatto una riunione per dire che volevo staccare, nient’altro. Sono convinto della scelta che ho fatto e voglio continuare a giocare, voglio vincere questa scommessa”.
Tutto rientrato, dunque. “La difficoltà – ha chiarito ancora Cassano – era dovuta al fatto che per un anno e mezzo sono stato a casa, abituato a stare con la famiglia a casa rilassato. Ho dovuto riabituarmi al ritiro, a stare lontano da loro. Cosa mi ha detto mia moglie? Si è emozionata, mi ha detto ‘non possiamo noi e bimbi non vederti giocare’. Mi ha fatto emozionare, ci siamo emozionati tutti, e questa è una cosa bellissima, che mi darà ancora più forza di questi 18 anni di carriera. Non ho problema a dire che ho sbagliato. E io difficilmente io chiedo scusa. Ma sono arrivati 5000 persone in una settimana ad acclamarmi e chiedere scusa – ha aggiunto il barese – è il minimo che posso fare, se si sono sentiti irritati. Andiamo avanti per la stessa strada con l’obiettivo di fare una stagione super. Cosa mi sento di dare alla Serie A? Quello che posso dire è che la decisione che ho preso è fortemente voluta, quando si cresce si fanno scelte con il cuore più che con la pancia, io posso dare ancora tanto. Se sono qua a mettermi in gioco anche con grande difficoltà, dopo un anno e mezzo di riposo, ed ho perso sette chili, mi fa capire che la motivazione è molto grande e alla gente posso solo dire non irritatevi, dopo due giocate si dimenticherà tutto, ci divertiremo quest’anno”, ha concluso Cassano.
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