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Serie A

Nicola sul mercato: “Vardy? Chi determina viene scelto”

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Nicola invoca prudenza

Nicola sul mercato della sua Cremonese fa un resoconto equilibrato: non c’è abbondanza ed è molto contento di Vardy.

Nel corso dell’intervista concessa all’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il tecnico della Cremonese Davide Nicola ha parlato della rosa a disposizione:

“Abbiamo 10-12 giocatori nati dal 2000 al 2004, la maggior parte italiani. Siamo convinti che ci siano italiani che abbiamo potenzialità incredibili e su questi vogliamo lavorare. I talenti in casa nostra ci sono e non sono pochi. Bisogna avere l’accortezza di dare loro fiducia e di sostenerli. Stesso discorso per gli stranieri. A questi si aggiungono tre 1999 e via scalando. Il gruppo squadra è stato costruito per arrivare agli ultimi due, che sono i veri esperti, Vardy e Vazquez. Ma sono due che se gli dici che bisogna stare dietro la linea della palla lo fanno senza fiatare”.

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Il colpo di mercato è stato senza dubbio Vardy:

“Quando ci siamo accorti che l’operazione era fattibile, abbiamo cominciato a spiegargli cosa volevamo costruire. Sentirci corrisposti in quel modo e vederci scelti da questo punto di vista è stato importante. È un giocatore ancora affamato. Come gestirà l’abbondanza? Non c’è abbondanza, siamo giusti. Il calcio attuale vive sulla capacità di determinare a prescindere dal minutaggio. Chi determina è scelto”.

Infine, il mister ha commentato il campionato di Serie A che deve affrontare:

“È un torneo selettivo e diverso dagli altri campionati europei. Qualsiasi giocatore e allenatore che arriva si accorge della complessità del campionato italiano. Che è troppo spesso e ingiustamente denigrato. È strategico competitivo, difficile”.

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Nicola sul mercato: “Vardy? Chi determina viene scelto”

Le dichiarazioni di Davide Nicola rispecchiano bene la sua filosofia calcistica, sempre attenta al lavoro di gruppo e alla valorizzazione dei giovani. Puntare su una rosa con tanti ragazzi italiani nati tra il 2000 e il 2004 dimostra coraggio e fiducia nel futuro: la Cremonese vuole crescere senza limitarsi a vivere di prestiti o soluzioni a breve termine, ma costruendo basi solide. L’inserimento di figure esperte come Vardy e Vazquez, disposte a sacrificarsi per la squadra, rappresenta poi un perfetto equilibrio tra entusiasmo e maturità. È un approccio moderno, che guarda alla competitività senza rinunciare all’identità.

Molto significativa anche la sua riflessione sulla Serie A: Nicola sottolinea come il campionato italiano venga spesso sottovalutato, quando in realtà è uno dei tornei più complessi al mondo dal punto di vista tattico e strategico. Un messaggio chiaro: chi vuole emergere qui deve adattarsi, lavorare sodo e rispettare le difficoltà del contesto. Una mentalità che, unita alla fame di giocatori come Vardy e al talento dei giovani, potrebbe rendere la Cremonese una delle sorprese della stagione.

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