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Diavolo in me

Milan, Van Bommel è quella promessa di 12 anni fa

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Torniamo un attimo all’ormai lontano maggio 2012. I rossoneri allenati da Allegri hanno appena perso lo scudetto contro la prima Juve di Antonio Conte. A fine stagione è rivoluzione e quasi tutti i senatori lasciano il club. Tra questi c’era un certo Mark Van Bommel. A differenza dei suoi compagni, l’olandese aveva alle spalle solo un anno e mezzo di Milan, ma questo non gli impedì di entrare nella storia del club.
Infatti, vinse uno scudetto da protagonista e disse addio al Milan tra le lacrime attraverso una conferenza stampa ancora oggi iconica: “Non voglio salutare per sempre il Milan, vi dico arrivederci e magari tornerò qui quando sarò allenatore..”. Ai tempi sembravano parole dette sull’emozione del momento, ma oggi dopo 12 anni quella frase potrebbe diventare realtà. Mark Van Bommel è uno dei tanti nomi accostati ai rossoneri come sostituto di Pioli.
È il nome giusto per il Milan?
Non parliamo certamente di un top allenatore. È un tecnico alle prime armi che ha sempre allenato squadre di livello medio, non di certo top club, con risultati a volte convincenti, altre volta un po’ meno. Dal 2018 ad oggi ha allenatore Psv, Wolsburg e Anversa. Insomma, parliamo di una scommessa. Di quello che poteva essere Thiago Motta, ma senza l’esperienza nel campionato italiano.
Dalla sua parte c’è senza dubbio il carisma.

Essere stato un grande giocatore non è sufficiente, ma di certo aiuta molto. Inoltre, sarebbe un nome molto gradito dalla proprietà per il costo non eccessivo e per il fatto che ha già lavorato in club che puntano sui giovani. Ibrahimovic preferirebbe Conte, ma Mark Van Bommel potrebbe essere un buon compromesso che metterebbe d’accordo tutto l’assetto dirigenziale.

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