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Un giorno all'improvviso

Calzona: “Tiriamo fuori l’orgoglio per i tifosi del Napoli”

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“Non è una conferenza stampa pre-partita, non le facciamo più, limitiamo a sotto le 100 le conferenze nel corso dell’anno. Le conferenze pre-partita sono le uniche in cui non abbiamo obblighi. Questa è una conferenza stampa di medio termine, mancano 5 partite e Calzona aveva voglia di parlare con i giornalisti e la società è solo contenta di questo”. Dopo giorni di silenzio, si apre con le parole del responsabile comunicazione del Napoli, Nicola Lombardo, la conferenza stampa di Francesco Calzona a due giorni dalla sfida del Maradona contro la Roma. Di seguito le parole del tecnico azzurro.

La conferenza di Calzona
Hai avuto percezione che ci sarà la reazione tanto attesa? 
“Finora avevamo creato sempre tanto, subendo, ma il risultato di Empoli ci ha detto abbiamo avuto anche problemi offensivi, l’ho fatto presente ai ragazzi che erano molto abbattuti, ma abbiamo il dovere di lavorare sul campo e cercare di migliorare e finire il campionato nel miglior modo, lo dobbiamo alla città. Gli allenamenti sono andati bene, siamo partiti sottotono ma era prevedibile, siamo cresciuti, oggi ho visto che è tornato anche l’entusiasmo giusto. Dobbiamo prenderci le responsabilità, sono qui per questo, per primo devo prendermela io, poi loro vanno in campo e spero che venga fuori l’orgoglio, giochiamo contro una squadra con un’ottima condizione, sta facendo benissimo, hanno vinto anche ieri e mi aspetto una grande gara per motivazioni e orgoglio”.

C’è ancora la speranza Champions? “Abbiamo buttato via occasioni per riagganciare la classifica importante, ma ora non possiamo fare progetti e dobbiamo pensare partita per partita. Il nostro futuro non dipende neanche più da noi, ma pure dagli avversari e ho chiesto ai ragazzi di pensare solo alla Roma e poi vedremo cosa verrà fuori”:

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Che Napoli vuoi vedere domenica? “Voglio vedere la prestazione, sia in fase di possesso che quando non lo siamo, giocatori che rincorrono gli avversari con rabbia, la cosa che è mancata ultimamente. Spero di vedere questo, con la prestazione vengono poi anche i risultati, voglio vedere carattere, voglia di vincere la partita”.

Due giorni di ritiro possono aiutare contro l’apatia di cui hai parlato? “No, due giorni di ritiro sono dovuti perché abbiamo bisogno di stare insieme più possibile. È una scelta concordata con la società, sono stato d’accordo, stando lontano dalla famiglia può farti rendere conto che stiamo mancando, ad Empoli sotto tanti punti di vista, il ritiro è solo per stare insieme, non punitivo, ma produttivo”.

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