Coppe Europee
Dzeko lapidario: “Facciamo c**e, ma…”
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7 giorni agoon

L’attaccante della Fiorentina Dzeko è lapidario dopo l’ennesima sconfitta stagionale, questa volta contro l’AEK Atene in Conference.
Dzeko lapidario: “Facciamo c**e, ma…”
Il clima in casa Fiorentina si fa sempre più pesante dopo la sconfitta in Conference League contro l’AEK Atene, un ko che ha provocato la dura reazione di Edin Dzeko. L’attaccante bosniaco, visibilmente frustrato, si è lasciato andare a un lungo sfogo rivolto ai tifosi viola, colpevoli secondo lui di aver abbandonato la squadra nel momento più difficile.
“Facciamo c**e, stiamo facendo male, magari non ci meritiamo questa maglia, ma se giochiamo a calcio, voglio che i tifosi ci aiutino, non che fischino a ogni palla persa” ha tuonato ai microfoni di Sky.
Dzeko ha poi ribadito quanto sia complicato risalire senza l’appoggio del pubblico, sottolineando la fragilità del gruppo in questo momento:
“È difficile, perché se si fa questa cosa insieme, dobbiamo uscirne insieme. Perché domani magari io non ci sono più, però questi ragazzi si meritano un pochino di più. Durante la partita serve più sostegno perché è difficile che usciamo da soli da questa situazione. Non giochiamo bene, stiamo perdendo troppe partite, ma almeno durante le partite serve un po’ più di sostegno”.
Le parole di Vanoli
Un’amarezza condivisa anche dal tecnico Paolo Vanoli, che non nasconde la sua preoccupazione per l’atteggiamento mentale mostrato dai suoi giocatori. L’allenatore ha fatto autocritica, indicando la mancanza di personalità come uno dei principali nodi da sciogliere:
“Bisogna lavorare sulla testa perché questi giocatori hanno una grande pressione addosso. Dobbiamo imparare a fare le cose semplici, e soprattutto quello che mi dà fastidio è che, a ogni piccolo errore, si abbassa la testa.”
Vanoli ha insistito sulla necessità di reagire e di ritrovare spirito di squadra, consapevole che la stagione rischia di complicarsi ulteriormente:
“C’era la possibilità di recuperare, però tutti devono dare qualcosa in più per il compagno e per la squadra. Ero preoccupato prima, lo sono anche ora e lo sarò anche in futuro perché la strada è lunga”.















