Amarcord
Allegri e il tabù scontri diretti: da 2 anni il Milan stecca nei big match
Published
12 anni agoon
By
Redazione
Domani gli occhi di tutti i calciofili d’Italia saranno concentrati sulla partitissima di Torino fra Juventus e Milan. A guardare le statistiche, il Diavolo non risulta di certo la squadra favorita in questa classifica. Dalla stagione 2011-12 infatti, per il tecnico Massimiliano Allegri i confronti diretti sono diventati un vero incubo. Le cifre a riguardo sono chiarissime: dopo lo Scudetto sono arrivati infatti appena 21 punti sui 72 disponibili per i rossoneri.
Tradotto in percentuale siamo a un clamoroso, in senso negativo, 30 per cento sul totale dei punti. E la tendenza sembrerebbe confermata quest’anno, con il Diavolo ko a San Siro nell’unico confronto diretto giocato finora contro il Napoli. Una differenza abissale rispetto al 2010-11, l’anno dell’ultimo titolo, quando gli scontri diretti portarono ben 24 punti sui 36 a disposizione.
E anche i dati recenti contro i bianconeri non sono affatto rassicuranti per l’allenatore livornese: negli ultimi 3 tornei, contro i bianconeri, Abbiati e compagni hanno raccolto 2 vittorie, un pareggio e ben 3 sconfitte. Insomma, un rendimento complessivamente negativo. E al totale vanno aggiunti pure i 3 incroci avvenuti in Coppa Italia, che, oltre a una doppia eliminazione, hanno prodotto altri 2 ko e un solo pareggio.
Solo nel suo primo anno sulla panchina del Diavolo, peraltro, Allegri e i suoi uomini sono riusciti a conquistare i 3 punti in trasferta (all’epoca si giocava ancora all’Olimpico). E quel blitz a Torino, con rete decisiva di Gattuso, come spesso è accaduto nell’era berlusconiana, ha significato scudetto a fine anno. Ora, invece, il Milan rischia grosso. In sole 6 giornate, infatti, ha già accumulato 10 punti di svantaggio dalla capolista Roma e ben 8 dalla stessa Juventus. Perdere, insomma, comprometterebbe pesantemente la ambizioni Scudetto rossonere.
La realtà è tuttavia ancora più cruda e dice che i rossoneri in questi ultimi 2 anni non sono riusciti a mettere insieme un bilancio positivo con nessuna delle principali rivali, accumulando il grosso dei punti con squadre di livello inferiore. Con l’Inter, ad esempio, il pareggio di febbraio ha interrotto una striscia negativa di 3 sconfitte, mentre con la Lazio, il Diavolo è reduce da una vittoria e 3 pareggi. Solo con Napoli, Roma e Fiorentina, le cose vanno un po’ meglio, seppur non benissimo. E non può essere più un caso…
You may like

Un libro scritto col cuore: Heysel, il peso della memoria

Magrin: l’erede mancato di Platini
26 LUGLIO 2006, INTER CAMPIONE D’ITALIA: ASSEGNATO LO SCUDETTO 2005-06

18 LUGLIO 1942, NASCE GIACINTO FACCHETTI

4 LUGLIO 2006, ITALIA IN FINALE: GROSSO E DEL PIERO STENDONO LA GERMANIA

26 GIUGNO 2006, TOTTI DECIDE DAL DISCHETTO















